1. Il mio primo trio


    Data: 05/06/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: intesacomplice

    ... così: ci incontriamo e ci conosciamo intimamente noi tre, ma metto una condizione, devi cercare di convincere tua moglie a partecipare, in futuro, ai nostri incontri.
    
    • Cazzo – dico – ti ho detto che è impossibile, la conosco troppo bene non accetterà mai.
    
    • Ok, se non ci riusciamo pazienza, ma mi devi promettere – mi dice – che ci tenterai e che seguirai tutti i miei consigli per poterla convincere.
    
    • Va bene – rispondo – ma è sicuramente tempo perso. Ti avviso, la conosco troppo bene. Non avverrà mai.
    
    Ma non sapevo quanto mi sbagliavo, fortunatamente aggiungo. Ma questa è un’altra storia.
    
    A questo punto decidiamo di scambiarci delle foto e mi chiese anche alcune foto di mia moglie.
    
    • Ok, per ora però accontentati di foto normali di mia moglie – gli dico – cercherò al più presto di farne qualcuna che la ritragga nella sua intimità.
    
    Ma questa era una bugia, in effetti avevo già pensato a questa eventualità, per cui mi ero già attrezzato di una sveglia-spycam, messa in camera da letto, e già da un po' la riprendevo mentre si spogliava, mentre dormiva e avevo anche filmato qualche nostra scopata.
    
    Dalle foto ricevute ho potuto constatare che la sua collaboratrice era molto carina, mora con i capelli a caschetto da porca come piacciono a me, belle tette e bel culo. Lui era piacente, ben messo, moro, carnagione scura, capelli brizzolati, barba curata e un fisico niente male, nonché un bel cazzo lungo e grosso. Lo scambio di foto fu per entrambe le ...
    ... parti ottimo. Mia moglie gli piacque molto, mi disse, e non vedeva l’ora di scoparsela, cosa che a me avrebbe fatto forse più piacere di lui. Era da molto che sognavo anche questo: vedere mia moglie scopata da altri. A questo punto mancava solo darsi l'appuntamento.
    
    Finalmente arriva il giorno dell’incontro, fissato nel primo pomeriggio davanti ad un bar all’ingresso del paese dove avrei trovato lui ad aspettarmi per guidarmi verso il suo ufficio, dove avremmo consumato il nostro rapporto trasgressivo.
    
    Prima di recarmi all’incontro mi feci una doccia e misi una tuta, visto il genere di appuntamento preferivo essere comodo, e partii verso la destinazione che era ad una cinquantina di km da casa mia.
    
    Lo trovai proprio dove mi aveva detto e appena vide la mia macchina, che gli avevo già segnalato in precedenza, mi chiamò al cellulare per avere conferma che fossi io.
    
    • Ciao, mi vedi? – mi disse – sono su una Fiat Tipo bianca.
    
    • Si, ti vedo – risposi.
    
    Mi accostai alla sua macchina e, attraverso i finestrini abbassati, mi disse:
    
    • Seguimi.
    
    Lo seguii ed arrivammo, dopo un po', nei pressi del suo studio dove posteggiammo le macchine.
    
    • Prendiamo un caffè, ti va?
    
    • Ok – risposi
    
    Entrammo nel bar, sotto la palazzina dove c’è il suo studio, e notai che il barista lo conosceva bene e mi parve che abbia anche ammiccato un po' dicendo:
    
    • Un nuovo amico dottò?
    
    • Si, Giuseppe – rispse lui – ci fai due buoni caffè per favore?
    
    • Senz’altro, arrivano ...
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