180 - Valentina, l'amica Veronica e suo figlio
Data: 07/06/2018,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Incesti
Lesbo
Autoerotismo
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
Valentina, questo è il mio nome, sono una donna trentanovenne, sposata e separata ormai da molto tempo. Sono madre di un bel ragazzo, figlio unico con il quale, per mille motivi, ho instaurato un rapporto che va parecchio al di là dei normali rapporti fra madre e figlio. Torniamo indietro nel tempo�..Mi sposai con Marco, che ero ancora molto giovane, appena ventenne, innamorata forse troppo di colui che poi si rivelò essere l�uomo sbagliato. Subito appresso al matrimonio rimasi incinta e dopo i classici nove mesi partorii Massimiliano. Sette anni dopo la nascita di nostro figlio, mio marito ed io ci separammo.Un giorno, di pomeriggio, decisi di uscire di casa, così presi per mano mio figlio ed iniziammo a camminare. Passai davanti a diverse vetrine, mi fermai spesso a guardarle, mentre Max, frignando mi sollecitava a muovermi. Ci trovammo così nei pressi del palazzo dove mio marito aveva lo studio dentistico e casualmente guardai oltre le ampie vetrate di un elegantissimo bar. Lui, il mio maritino fedifrago e traditore, se ne stava seduto con una bella biondina, ad un tavolo, sorseggiando in tutta tranquillità una bibita di colore verde mela. L�altra mano, quella che non teneva il bicchiere, era posata sul tavolo e le sue dita erano avvinghiate a quelle della troia rovina famiglie! Dimostrando una assoluta freddezza, presi il cellulare in mano e scattai una decina di foto, una di esse ritraeva i due piccioncini mentre si sporgevano e si baciavano appassionatamente. ...
... Inutile spiegare la mia rabbia ed il senso di frustrazione che mi penetrò violentemente nel cuore e nell�animo. Documentai al bastardo il suo tradimento e lo cacciai di casa.Il giudice diede a me la custodia di Massimiliano e a lui concesse due giorni la settimana per vedere suo figlio. Così, nonostante tutto, il nostro ragazzino, crebbe abbastanza bene, ma dentro di lui si denotava esserci un certo disagio forse dovuto alla �paura dell�abbandono� che si manifestava con un interesse ed un attaccamento morboso alla mia persona. Dai dieci anni in poi, il suo carattere subì un ulteriore cambiamento, si chiuse in se, anche a livello di socializzazione era sempre molto introverso e preferiva chiudersi in camera sua e rimanere solo piuttosto che stare in mia compagnia. Anche in bagno stava isolato, si lavava da solo e si copriva le parti intime ogni volta che io per caso entravo in bagno o in camera sua. Presi questa cosa come un lato del suo carattere, in fondo c�è chi è molto riservato e chi sbandiera il proprio fisico a cani e porci. Lui apparteneva alla prima categoria. Però volli approfondire questi risvolti, che io, ed anche suo padre, pensavamo fossero parecchio negativi. Marco ed io ci recammo assieme da uno psicologo e gli raccontammo tutta la storia nostra e di nostro figlio. Lui infine, ci consigliò di staccarlo da noi per renderlo più sicuro e più socializzante con le altre persone.C�era a pochi chilometri da dove abitavamo noi, un collegio molto rinomato, lussuoso e ...