1. 180 - Valentina, l'amica Veronica e suo figlio


    Data: 07/06/2018, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Incesti Lesbo Autoerotismo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... particolarmente improntato alla buona educazione dei ragazzi che lo frequentavano.A settembre di quell�anno, lui, di anni ne avrebbe compiuti dodici, lo portammo in quel collegio. Gli magnificammo tutte le attrattive che quella scuola possedeva e riuscimmo a convincerlo a provare quella vita che gli avrebbe permesso di socializzare con molti altri suoi compagni e crescere anche a livello educativo e caratteriale.Triste, abbacchiata e sola, passavo il mio tempo tra una poltrona ed un divano. Ogni tanto, anzi, abbastanza spesso, sentivo Massimiliano al telefono e ci scrivevamo anche lunghissime mail.Con mio marito, si era però creata una situazione pacifica e collaborativa, specie per ciò che riguardava nostro figlio.Ogni venerdì sera, ricordo che, assieme a Marco, andavamo a prendere nostro figlio in collegio e lo tenevamo con noi fino alla domenica sera. A mano a mano che si avvicinava l�ora del suo rientro in quel convitto di lusso, lo vedevamo cambiare, divenire più serio e rispondere a me e a suo padre piuttosto maleducatamente. Bene o male lo si riaccompagnava in collegio, però avevamo entrambi la netta impressione che lui covasse nei nostri confronti un profondo rancore. Durante la settimana poi, lui mi scriveva un sacco di messaggi con parole che dimostravano l�amore nei miei confronti e la cocente delusione che travagliava il suo animo. Nonostante i suoi dodici anni non si intravedeva in lui la maturazione sperata, dalle sue parole si intuiva chiaramente che la sua ...
    ... paura era quella che io, la sua mamma, lo abbandonassi definitivamente in quel collegio.Dopo due anni di questo tormentato tran-tran, d�accordo con suo padre decisi di farlo rientrare a casa. Massimiliano crebbe e diventando più adulto, mi accorsi che invece di migliorare, le cose si complicavano ulteriormente. Mi rivolgeva la parola pochissime volte e rispondeva a monosillabi alle domande che gli ponevo, senza mai aprirsi alle mie sollecitazioni.Tentai molto spesso di cercare d'aprire un dialogo fra noi due, ma non ne voleva sapere. Avevo l'impressione che volesse punirmi per qualcosa che non riuscivo proprio ad immaginare. In quel periodo, curiosamente, sembrava prediligere suo padre, che di lui si era sempre occupato ben poco. Finii per considerare tutto questo come una crisi adolescenziale. Ero convinta di essermi sempre comportata correttamente con lui, quindi la cosa mi feriva profondamente e mi era molto difficile riuscire a superarla.Un giorno per vedere di risolvere il problema contattammo una famiglia di parenti del mio ex marito che vivevano in Inghilterra e ci accordammo affinché Massimiliano potesse usufruire della loro ospitalità, loro accettarono di buon grado e così noi lo accompagnammo in aereo a casa loro a Londra. Questo accadde quando il ragazzo aveva appena compiuto i suoi primi quindici anni di vita.Quando compì diciotto anni, lui, ormai maggiorenne, decise di tornare a casa.Lo fece proprio nel giorno in cui arrivarono i documenti che stabilivano la ...
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