180 - Valentina, l'amica Veronica e suo figlio
Data: 07/06/2018,
Categorie:
Etero
Sesso di Gruppo
Incesti
Lesbo
Autoerotismo
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... giocando con il mio desiderio, ma alla fine sentii la punta quasi acuminata della sua lingua distendersi fra le labbra del mio più nascosto anfratto.�Eccooo�. Siiiii�....cosììììì... continuaaa!�E la sua lingua colma di saliva passò ancora sullo stesso punto, raccogliendo il miele che sentivo colare.�Uuuummmmhhhh�. bellissimoooo...�Lei smise di leccarmi e sollevò il viso da in mezzo alle mie cosce, mi guardò ed io vidi sulle sue gote, tutt�attorno alla sua bocca un velo lucido di umori miei. Mi sussurrò ripetendomi nuovamente ����.�Che sapore stupendo la tua figaaaa�����Rituffò il viso fra le mie gambe e riprese a leccare infilandomi la lingua nella figa. La muoveva con frenesia, entrava e usciva dalle piccole labbra e risaliva nell'incavo bagnato, fermandosi sul clitoride e la stimolazione di quel mio sensibile bottoncino mi faceva emettere urletti acuti che preludevano all'intenso orgasmo che di lì a poco sarebbe arrivato. Lo attendevo da molto e quando giunse fu come una tempesta, esso si scatenò, facendomi sprofondare in un godimento sfinente e completamente svuotante di energie.Quando riaprii gli occhi, lei, la mi amante, era distesa al mio fianco, una mano tra le cosce nell�operazione di toccarsi pigramente la figa.�Sono contenta, d�averti fatta godere così tanto��.�Allungai la mano verso il suo ventre e le accarezzai i peli biondi.�Ti è piaciuto venire con me?�Senza rispondere mi lasciai scivolare in fondo al letto. Le aprii le gambe sollevandole le ginocchia. ...
... Avvicinai il viso al centro del suo piacere, sfiorai con il pollice il suo clitoride e vidi la sua figa palpitare, continuai a titillarle il grilletto e lei mi prese il capo fra le mani e me lo attirò verso la sua vagina. Lentamente premetti due dita sulle labbra umide, disegnando piccoli, delicati cerchi, mentre entravo nel suo corpo. Sentii le pareti bagnate e calde contrarsi e aprirsi alla mia pressione. Affondai il volto fra quelle cosce dischiuse. Bevvi il suo piacere, sorpresa di gustare un sapore così simile al mio. La sentii ansimare e la mia lingua penetrò fin dove poteva, prima di spingersi sul suo bocciolo turgido. Inarcò la schiena spingendo il mio viso verso l'alto contro il suo monticello ardente. Mi fermai, decisi di farla soffrire un po�.�Anche tu hai un gusto buono, mi piace sai����Mettimi un dito dentroooo!!!!��Voltati, girati sulla pancia�..�Feci scivolare la lingua in mezzo alle natiche e leccai quel solco profondo. Sollevò il culo ancora di più, divaricò oscenamente le gambe ed ebbi il suo anello grinzoso a pochi millimetri dalla mia bocca�.�Sei ancora brava adessooo�. Più di alloraaaaaa��.�Mi ritrassi un momento, per farle agognare di più il piacere. Lei protese una mano dietro, me l�appoggiò sulla nuca e mi spinse a continuare. Le incollai le labbra contro l'ano, infilandovi la punta della lingua.�Uuuummmm� continuaaaaa�.. non fermartiiiiii��..�Veronica, stava con una mano appoggiata sul mio capo e con l�altra fra le gambe intenta a sditalinarsi il clitoride. ...