1. 180 - Valentina, l'amica Veronica e suo figlio


    Data: 07/06/2018, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Incesti Lesbo Autoerotismo Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... alla cima dei capelli.�Veronica abbracciò suo figlio e se lo tenne stretto a lei per un minuto buono, lui, a sua volta, la strinse forte carezzandole i capelli. Poi si sciolsero e lei lo accompagnò nell�ampio ripostiglio, dove, contro la parete di fronte, c�era un grosso armadio a muro���Sistema qui il contenuto delle tue valige, poi vieni in cucina che ti preparo la colazione��Il ragazzino era molto timido, quando sua madre gli parlava lui abbassava sempre lo sguardo, l�aiutai a sistemare le sue cose, alcune volte, abbassandomi per prendere dei capi d�abbigliamento dalla valigia, mi accorsi che mi guardava di sottecchi le tette. No, non era di certo gay. Arrossiva però quando gli rivolgevo la parola. Era un timidone da svezzare, anche perché due giorni dopo sarebbe diventato maggiorenne a tutti gli effetti e, un uomo, non può essere così impacciato ed indeciso con le donne.Svuotata la valigia educatamente mi ringraziò e si infilò in bagno. Per un attimo, da porcella com�ero, pensai al suo pistolino, chissà come ce l�aveva??!!!Quando arrivò in cucina mangiò con appetito la colazione preparatagli da sua madre e poi con un filo di voce disse:�Mami, adesso devo uscire, vado a casa di papà a prendermi il resto delle mie cose e poi torno�.��Ma scusa, come ci vai, in autobus???��Beh si, come vuoi che ci vada?��Vale, potresti accompagnarlo tu?? Prendi la mia macchina, non è molto distante da qui, così fa prima�.��Si, si, per me va bene, mi do una lavata e mi vesto in un attimo e ...
    ... andiamo��Indossai dei jeans attillati, una camicetta azzurra scollata con dei finti bottoncini sul davanti, l�indispensabile reggiseno ed un minuscolo perizoma bianco che non si vedesse sotto al pantalone. Un paio di scarpe da ginnastica azzurre della Superga e dopo essermi data una veloce pettinata fui pronta. Salimmo in macchina e per qualche minuto ci fu un silenzio assordante, lui non parlava e si tormentava le mani di continuo, ogni tanto lo coglievo a sbirciare dentro la mia scollatura. Ruppi il ghiaccio e, anche se già la conoscevo, gli chiesi la sua età�..�Ne ho diciassette, ma fra tre giorni ne faccio diciotto��Finsi sorpresa ed entusiasmo e gli dissi��Wow, bene, maggiorenne. Li aspettavi con impazienza questi diciotto anni vero???��Eh, si, così posso tornare dalla mia mamma�..��Vedo che sei contento di tornare da lei�.��Si, si, non stavo tanto bene con mio padre e la sua compagna���Come mai??��Lei, è una che dice sempre parolacce e poi fanno delle cose che non mi piacciono tanto���Vuoi parlarmi di queste cose che non ti piacciono???��No, scusa, preferisco di no���Ok, nessun problema�..�Tornò il silenzio fra di noi, intanto arrivammo a destinazione e lui mi invitò ad entrare dicendomi�..�Vieni pure, tanto a quest�ora non c�è nessuno in casa�..�Salii con lui in ascensore ed entrai in un ampio alloggio al sesto piano. In un angolo di una delle tre camere c�erano, accatastate ordinatamente, alcune valige, una chitarra, un mini stereo, dei libri ed una tavolozza da pittore. ...
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