1. Il muratore madrileno


    Data: 07/06/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    ... Senza alcun coinvolgimento sessuale però perché al "vecchio" (sarà stato poco più che cinquantenne) piacevo ma l'altro era gelosissimo e aveva paura che gli sottraessi la fonte di reddito.
    
    Non è di loro che vi voglio raccontare ma di un'avventura che ebbi e che mi avrebbe lasciato uno splendido ricordo e, purtroppo, nulla più. Ma è meglio avere rimpianti che rimorsi. Una sera ero piuttosto stanco e non avevo per niente voglia di sesso. Lo giuro. Ne avevo abbastanza. Prima di ritirarmi in albergo, però, volli fare una capatina nell'allora unico locale notturno della cittadina. Unico e gay, naturalmente. Si chiamava "L'Anfora" (chissà se c'è ancora). Non cercavo nessuno. Volevo solo vedermi un po' di filmini porno al televisore che tenevano sopra il bancone del bar. Filmini di cui sono sempre stato appassionato. Non avevo intenzione neppure di eccitarmi ma solo di rilassarmi.
    
    Mi sedetti dunque su uno degli sgabelli del bancone e non spostai mai lo sguardo dal televisore. Ero sul punto di andar via quando accadde l'imprevisto. Da dietro il mio fianco destro, tra la folla assiepata intorno, qualcuno, uno spagnolo, chiese da bere al barista. Sarà stata la sua voce profonda, sarà stato il suo braccio muscoloso e completamente peloso che si protese a ritirare la "copa", saranno state le sue grandi mani callose da lavoratore, fatto sta che venni sopraffatto come da una folata di maschio all'ennesima potenza. Bastò uno sguardo e, assieme alla bibita, anche io fui risucchiato ...
    ... con lui sulle poltroncine della parete dietro di me.
    
    Tra noi fu subito "feeling". Cominciammo a baciarci ed a pomiciare sempre più pesantemente, tanto che arrivai a tirarglielo fuori e cominciare un pompino coi fiocchi, per quanto potessi fare perché aveva una sventola di cazzo da paura. Ovviamente la cosa non passò inosservata agli astanti e, benché fosse un locale gay, un cameriere ci venne a chiedere di smetterla, forse per paura di una qualche denuncia di atti osceni in luogo "pubico" che avrebbe potuto arrivare a far chiudere il locale.
    
    Ovviamente ci ricomponemmo subito ed uscimmo. Con la sua macchina, mi portò in un posto isolato ma con una splendida vista notturna sulla città illuminata come un presepe. Avrà avuto una cinquantina d'anni, più alto di me di una decina di centimetri, pelosissimo di un pelo nerissimo, con due grandi baffi e la barba non rasata da qualche giorno, maschio fin nel midollo. Fu automatico che io mi lasciai andare fra le sue forti braccia ad ogni suo volere. Si calò pantaloni e mutande, mentre io mi spogliai completamente e ricominciai da dove ero stato interrotto.
    
    Ragazzi, dovete credermi, in tutta la mia vita ne ho visti di cazzi grossi ma quello è stato il più grosso di tutti. Se non erano 30 centimetri poco ci mancava e proporzionato nello spessore, quindi non era poco nemmeno la circonferenza. Perfetto nella forma dell'asta e della grossa cappella. Sotto aveva una foresta di pelo da cui pendeva un grande scroto strapieno e, inutile ...