1. Il muratore madrileno


    Data: 07/06/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    ... dire, anch'esso coperto di pelo. Leccai, lappai, succhiai quanto più potevo.
    
    Ero nelle sue mani (letteralmente). Poteva fare di me quello che voleva e quello che voleva era chiaro: voleva scoparmi. Non so se in quei meravigliosi momenti, avvolto dal profumo intimo di maschio selvaggio, ho pensato a come avrebbe potuto ridurre il mio culetto ma il problema non mi passò di certo per la testa. Ah, l'incoscienza della gioventù!
    
    Era rozzo ma gentile, ruvido e focoso senza essere violento. Presto mi ritrovai a pancia in giù sul mio sedile ribaltato e lui sopra di me che pesava e si strusciava. La massa di pelo del suo petto aderiva alla mia schiena e il suo enorme fallo premeva nel solco delle mie natiche, superando alla grande lo spacco tra loro.
    
    Eccitato al massimo, non perse tempo. Si abbassò, allargò il mio culo con le grosse mani mettendo in evidenza la mia giovane rosellina, ci sputò sopra un grumo abbondante di saliva ed altrettanta se ne mise sulla mano per bagnare la mazza completamente in tiro. La puntò e non ci pensò due volte. Con un colpo secco mi infilzò fino a metà del suo palo. Mi mancò il fiato per gridare ma al secondo affondo, quello che mi trafisse fino all'ultimo millimetro, riuscii ad emettere dei rantoli che non sò ancora se definire di dolore o di goduria estrema.
    
    Cominciò subito a fottermi con forza anche perché io, già in preda ad un indescrivibile orgasmo anale, mi aprii naturalmente ed il mio buco rinunciò immediatamente ad ogni resistenza a ...
    ... quella forza animale. "Tieni, tomalo todo cavron... Te gusta? Te gusta la polla?". "Si, si, si, siiii, asiiii" ripetevo. Non si prese un attimo di pausa, fotteva a ripetizione, mi sventrava con nostro reciproco massimo godimento.
    
    Dopo almeno 20 minuti di quel trattamento ero già venuto due volte e cominciavo a non farcela più. Il budello del culo mi bruciava e, facendo leva sul suo orgoglio di maschio superiore etero convinto, gli dissi: "Fojame, fojame. Jo soy un hombre che con la tu poja me vuelto en mujer" (Scopami, scopami. Io sono un uomo che col tuo cazzo mi trasformo in donna). Era la frase giusta. Bastò questo per farlo grugnire ed esplodere in una sborrata eccezionale, tutta sparata su per il mio culo senza farne sprecare una goccia. Quindi, si lasciò andare su di me per qualche minuto, fino a riprendere fiato.
    
    Si sfilò da me e, premuroso, mi dette dei fazzolettini per asciugarmi il suo succo che fuoriusciva dal mio buco irrimediabilmente spanato. La sborra era talmente tanta che era un lavoro inutile, tanto che li usai per tapparmelo e tenermi dentro tutto il suo piacere.
    
    Ci rilassammo parlando finalmente un po' di noi. Mi disse che era muratore e che era separato, con due figli con sé perché la moglie se ne era andata mollando tutto (che scema!). Uno dei due era pure più grande di me. Arrotondava le entrate andando a cantare alle feste di famiglia, specialmente matrimoni, perché era considerato un bravo esecutore di canti tradizionali spagnoli. Era proprio ...