1. Al vecchio mulino - capitolo 1


    Data: 08/06/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Johndoe73

    La sveglia suonó inesorabilmente come tutti i giorni alle 05:00. Ormai da qualche tempo a questa parte le mattine erano scandite sempre dallo stesso rituale: manata sulla sveglia, seconda manata dopo 10 minuti e coperte che scivolano malvolentieri da un lato. Il rubinetto della doccia che si apre, bagnando con l’acqua gelida la sua mano.
    
    Anna era la proprietaria dell’Agriturismo al Vecchio Mulino, un bellissimo casolare ricavato, come diceva il nome, da un mulino in funzione fino alla prima guerra mondiale e ricevuto in eredità dalla famiglia. La ristrutturazione e conversione in Agriturismo era terminata un anno prima, dopo infiniti intoppi burocratici tipici del nostro paese. Finalmente aveva raggiunto il suo sogno, quello di avere un’attività tutta sua, anche se faticosa e sicuramente non molto redditizia per i primi tempi.
    
    Aveva 39 anni, era una donna minuta ma con un corpo splendido, di quelli che si fanno ammirare anche con la tuta da lavoro, ormai sua mise abituale nell’ultimo anno.
    
    Intenta com’era a trovare la posizione migliore alla grande giara acquistata di recente per abbellire l’ingresso principale, quasi non si accorse della vettura lussuosa che si era fermata nel parcheggio antistante la struttura. Non aspettava nessuno quel venerdì mattina, o per lo meno non ricordava affatto di aver avuto prenotazioni per quel giorno, per cui, incuriosita, si fermò ad osservare chi potesse essere.
    
    Un uomo alto,sulla quarantina, vestito casual, dall’aspetto ...
    ... assolutamente normale scese dalla macchina e si diresse verso di lei, mostrando un sorriso smagliante.
    
    “Il solito rappresentante rompiscatole!” pensò in un primo momento, forte dell’esperienza degli ultimi mesi, quando moltissime aziende di prenotazione online si erano preoccupate di offrirle i loro servizi (naturalmente dietro compenso) di adesione alla miriade di portali di booking.
    
    “Buongiorno signora, volevo chiederle se ha una camera a disposizione per il week end. Stiamo rientrando in Toscana, ma abbiamo deciso all’ultimo momento di fare il fine settimana fuori.”
    
    “...signora!” pensó lei, ricevendo una bella botta alla sua autostima. “Ma vaffanculo, ti sei guardato?”... era uno di quei pensieri che non sarebbero mai usciti dalle sue labbra.
    
    Stizzita da quella cosa, ma sempre mantenendo l’eleganza che le era tipica, rispose al saluto: “Buongiorno a lei, mi permetta di controllare le prenotazioni e le rispondo immediatamente.” Si levò i guanti e li gettò a terra, sperando lui si accorgesse del gesto di stizza per quel “Signora” che aveva ferito la sua sensibilità di donna, e si avvió sculettando sensualmente verso la hall, indispettita.
    
    Dopo aver consultato il planning delle prenotazioni esordì:
    
    “Mi dispiace, non ho stanze singole per questo fine settimana -voleva fare la difficile ed oltretutto la struttura non aveva stanze singole- ma se le può andar bene mi è rimasta solo una matrimoniale.”
    
    “Perfetto, avviso mia moglie allora.” E lui si incamminò verso la ...
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