1. Al vecchio mulino - capitolo 1


    Data: 08/06/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Johndoe73

    ... chiuso fuori!”
    
    “5 minuti e scendo”. Che imbecille, pensò lei, con un leggero sorriso mentre indossava la tuta ed una maglietta per scendere ad aprire.
    
    “Mi scusi ma mia moglie ha il telefono spento ed io sono dovuto andare a cercare una farmacia di turno, ma sono tutte chiuse. Si è sentita poco bene dopo cena.”
    
    “Spero non sia nulla di grave” replicò lei, notando che gli occhi di lui si erano soffermati sul seno e rendendosi conto che era senza reggiseno, per cui i capezzoli erano ben visibili sotto la sottile stoffa.
    
    “Ma no, solo un pochino di febbre, pare”.
    
    Anna chiuse la porta a chiave e si incamminò verso la sua stanza al secondo piano, e giunta al pianerottolo del primo, d’improvviso si girò e disse al suo ospite: “Dovrei avere della tachipirina, se può andar bene; venga che glie la prendo.”
    
    Lui, ringraziando, la seguì, non staccando mai gli occhi da quel fondoschiena sensuale e perfetto che ondeggiava salendo le scale. E lei sentiva quello sguardo allupato, conscia del suo magnifico culo avvolto solo dal sottile strato di cotone della tuta.
    
    Nella mente di Anna scattó d’improvviso un'irrefrenabile voglia di sesso, mista al pensiero “ora ti faccio vedere io la Signora!”, decisa a dimostrare a lui, ma ancora più a se stessa, che a 39 anni si è nel fiore della vita.
    
    Entrò nella sua stanza e lasciò la porta socchiusa, in modo che lui potesse vedere, e si chinò molto più del necessario, mettendo esageratamente in mostra le sue grazie, facendo finta di ...
    ... cercare le medicine.
    
    “Mi scusi ma non le trovo. Potrebbe per cortesia prendere quella scatola lassù, che non ci arrivo? Mi pare di averle messe lì dentro.”
    
    Lui entrò chiudendo la porta alle sue spalle, anche se in realtà non ce n’era bisogno, dato che il piano era completamente vuoto. E lei ne approfittò per avvicinarsi a lui e senza dire altro, infilare la lingua nella bocca di quell’uomo sconosciuto.
    
    L’esplosione ormonale aveva cominciato il suo effetto e difficilmente si sarebbe potuta arrestare prima del raggiungimento dell’estremo piacere.
    
    Lui fu colto di sorpresa, ma non si tirò indietro, anzi. Ricambiò il bacio, lento e profondo, quasi fosse un bacio tra due innamorati. Ma la voglia irrefrenabile di Anna, lasciò poco spazio ai movimenti di lui. Era decisa a recuperare il tempo perduto negli ultimi mesi, per cui decise di condurre lei il gioco. Gli abbassò i pantaloni ed i boxer, scoprendo un cazzo turgido, con la punta lucida e non ci pensò due volte a circondarlo con la sua bocca. Lo accolse lentamente, assaporando quel momento come piaceva a lei, facendolo scivolare lentamente avanti e indietro accompagnandolo con la lingua fino a lasciarlo tutto umido, con le mani appoggiate alle natiche di lui, per poter gestire il ritmo e la profondità.
    
    La sua mente era un turbinio di emozioni, di desideri, di voglie represse che le provocavano vampate di calore e battito accelerato. Stava perdendo il controllo di sè stessa, venerando quel cazzo come se fosse l’ultimo ...