1. Al vecchio mulino - capitolo 1


    Data: 08/06/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Johndoe73

    ... sulla terra.
    
    I mugolii di lui non facevano altro che amplificare tutte quelle sensazioni e risuonavano nella sua testa come un richiamo ancestrale.
    
    Sui pantaloni di Anna, il piacere era evidente, formando una macchia che si allargava a vista d’occhio, impregnando la stoffa con i suoi caldi umori. Non avrebbe mai voluto staccarsi da quel membro, ma era più forte il desiderio di ampliare il suo piacere e si accomodò sul divano, sfilandosi i pantaloni con un solo gesto che fecero capire a lui quale sarebbe stata la fase successiva. Lui si avvicinò a quell’apertura così invitante, brillante e carnosa, cogliendone il profumo inebriante ed il calore che emanava. Lei lo lasciò fare per un paio di minuti, ma riprese il controllo della situazione mettendo le mani dietro la nuca di lui e schiacciando il viso contro il suo ventre: non c’era spazio per le cose troppo delicate, mentre dalla sua bocca uscivano gemiti che Anna non era in grado di soffocare. Si stava abbandonando completamente al piacere di quella lingua che faceva pressione sulla clitoride, provocandole spasmi incontrollabili, mentre le sue mani e le sue gambe stringevano a sé quello che effettivamente era il suo strumento di piacere. Si sentì attraversare da un brivido, quasi fosse una scarica elettrica, segno che l’orgasmo stava pervadendo il suo corpo e si lasciò andare completamente, non contrastando i suoi movimenti involontari.
    
    Erano trascorsi solo 15 minuti, che a lei erano sembrati un’eternità. Ma non era ...
    ... ancora soddisfatta ed il desiderio di sentirsi posseduta come non accadeva da tempo, era più forte di qualsiasi altro pensiero.
    
    Si girò e si mise a quattro zampe, eccitata e consapevole dell’effetto che il suo culo marmoreo aveva sugli uomini. Lui non sembrava scomporsi, quasi come fosse abituato a quel tipo di offerta ed afferrò Anna per i fianchi, appoggiando il cazzo durissimo al culo di lei, cospargendole quel pertugio con abbondante saliva ed azzardando una penetrazione anale. Ma la mano di lei lo prese e lo spostò in basso di quel tanto che bastava perché prendesse un’altra strada. Inarcò la schiena e si spinse verso di lui, facendolo entrare dolcemente ma fino in fondo. Con movimenti lenti ma costanti, proprio come le piaceva, continuava a muoversi, indicando a lui il ritmo da tenere, e quando lui capì, lei smise di muoversi, lasciando che fosse l’uomo ad avere l’illusione di comandare la situazione. Lo sentiva pulsare dentro di lei, sfregare le pareti della sua calda e umida figa con una cadenza regolare, e si sentiva leggera ed appagata. Un altro orgasmo le stava ofuscando la mente ed impadronendosi del suo corpo; sentiva qualcosa colare lungo le gambe, e lo raccolse con le dita, assaporando il suo stesso frutto del piacere, inebriata da quel gusto dolciastro. Si accorse che lui stava per venire dall’improvviso aumento del ritmo, e quando gli affondi si fecero più intensi, si girò per accoglierlo sulle sue tette. La visione di quell’uomo con il cazzo in mano e che ...