Il marchettaro - 3
Data: 09/06/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Foro_Romano
... natura di troia fanno il resto. Non ci penso due volte. Allargo più che posso le labbra e mi prendo la rosea cappella in bocca, volteggiandoci sopra la lingua.
"Wow, wonderfull... yessss... siiiii... ahi che putaaa..."
Così incoraggiato, comincio a darmi da fare, preoccupato di farlo presto perché sarebbe di sicuro arrivato il momento che, diventato enorme, quel coso non mi sarebbe più entrato in bocca. Intanto il mio cliente mi aveva messo a 90 e mi slinguazzava e bagnava di saliva il culetto.
"Accidenti! Che ti hanno fatto? Qui dietro c'è una caverna che boccheggia. Mmmmm" e leccava e ci sputava sopra. "Penso proprio che questa volta Hector ha trovato 'pane per i suoi denti'... mmmm... no, meglio 'buco per il suo palo'... mmmm... Però non posso permettere che sia lui il primo a scoparti: dopo, per me, sarebbe impossibile sentire qualcosa".
Detto questo, fiducioso di avermi inumidito per bene, mi impalò con un colpo solo. Io urlai ma quello che avevo in bocca fece da silenziatore. "Ahhh... siiii... era da tanto che volevo prenderti così ma avevo paura che ti avrebbero sentito fino a un chilometro di distanza" e cominciò a fottermi come un coniglio. Presto le mie urla si trasformarono in forti gemiti di piacere, che si aggiunsero a quelli degli altri due, giusto in tempo perché quel coso divenne tanto grosso da non entrarmi più in bocca. A quel punto non mi persi d'animo e scesi a slinguare i grossi coglioni rosei e pelosi, assecondato da un grugnito di ...
... soddisfazione del maschione.
Dopo un po', con un "flop" il mio cliente si sfilò e raggiunse la testiera del letto, sedendosi ed appoggiandoci la schiena, a gambe aperte. "Vieni qui a succhiarmelo".
Non potendo fare oltre col nero, lo lasciai e, gattonando sul letto, lo raggiunsi e ricominciai a succhiarglielo e lavorarglielo per bene. Era pur sempre il mio cliente preferito ed avrebbe continuato a venire da me, mentre il nero se ne sarebbe tornato in quel d'America. Andava quindi trattato bene. Non mi resi pienamente conto (offuscato com'ero dalla libidine), che così facendo mi ero messo in una posizione pericolosissima. Ero a pecora ed offrivo la visione del mio buco aperto al nuovo arrivato. Me ne resi conto quando il mio cliente mi prese la testa tra le mani bloccandomela sulla sua bella verga venosa, dando il ritmo del pompino ed evitando che mi si sfilasse di bocca. Contemporaneamente sentii un grosso sputo sul mio ano, un altro sulla sua mano per lubrificarlo ed il contatto della punta del grosso mostro sul mio orifizio d'amore.
Cercai di divincolarmi ma senza successo. Mi abbrancò per i fianchi e cominciò a spingere delicatamente. Sarà stato l'uso per due che ne avevo fatto qualche giorno prima o per la precedente dura scopata del mio cliente, fatto stà che, con meraviglia non solo mia, l'enorme cappella entrò dentro senza molta fatica.
"Yeahhh... siii... ok... oook, good boy" e continuò a spingere con piccoli colpetti consecutivi. Il dolore si fece strada ...