Il vicino
Data: 09/06/2018,
Categorie:
Etero
Dominazione / BDSM
Sensazioni
Autore: La_Kappa, Fonte: RaccontiMilu
Oggi è una giornata come tante. Mi sono appena alzata, sono le 6 e 20 e, dopo aver messo le pantofole, mi dirigo assonnata in bagno dove mi lavo e mi spoglio. Dopo di che sbadigliando vado a prendere i vestiti per la scuola: una maglia larga per nascondere il mio seno, cosa che mi ha sempre messo un po' in imbarazzo dato che porto una quarta, e un paio di jeans blu scuro, stretti. Per finire delle scarpe nere. Torno in bagno per truccarmi in modo semplice: do un po' di colore al mio viso pallido e metto la matita sugli occhi; infine in cucina a fare colazione... sono le 7.05 e alle 8 devo essere fuori di casa. Ho tempo per una passeggiata mattutina. Mamma non obbietta. Alle 7.15 esco dalla porta di casa e inizio a scendere le scale... è da due giorni che una certa curiosità sta riempiendo i miei pensieri: che aspetto ha il nuovo vicino, quello che si è trasferito l'altro giorno nel piano sopra al mio? Con questo pensiero scendo le scale con lo zaino in spalla quando sento qualcun'altro che cammina nella scala. Il mio condominio è piuttosto piccolo... ha tre piani, ma solo 4 di 7 appartamenti sono abitati: uno è abitato dalla mia famiglia, uno da una signora anziana, uno da un ragazzo intorno ai 30 anni che ho visto sì e no 2 volte, e quello abitato dal nuovo vicino che secondo mia madre, che l'ha visto di sfuggita dal balcone, deve avere intorno ai 40 anni. La scala è sempre terribilmente silenziosa. Mi fermo su uno scalino. Sento i passi avvicinarsi man mano che la ...
... persona scende le scale. E se è il nuovo vicino? Il mio cuore inizia a battere forte, forte, inizio a sentire terribilmente caldo... cosa che mi capita sempre quando mi agito. Passi, passi che rallentano non appena quella persona a me sconosciuta si trova qualche centimetro dietro di me. Sento tossire. Una tosse fatta apposta, per attirare l'attenzione. Mi giro verso la fonte di quel suono e resto di sasso. -Buongiorno, signorina- Un uomo sulla quarantina, forse qualche anno meno, un po' pelato (come aveva detto mia madre) e di corporatura non troppo robusta si presenta davanti ai miei occhi, deve essere 20 o 30 centimetri più alto di me. Ha gli occhi azzurri, che ricordano il ghiaccio... rabbrividisco sotto l'effetto di quei due pezzi di ghiaccio che mi fissano. Rispondo solo dopo una manciata di secondi. -S..salve- Arrossisco. Noto che il suo sguardo si sposta sul mio collo, poi sul seno, sull'addome e sulle cosce, infine sulle caviglie. Poi torna velocemente sul mio collo, lo fissa con insistenza. -Uhm... non è un po' troppo stretto il laccio della tua collana?- -Il laccio..? Ah... no, non lo è- sorrido a quell'affermazione -Mi piace portare le collane abbastanza strette al collo- Eccome se mi piace... mi fa immaginare di indossare un collare, e la cosa mi eccita parecchio. Lui sorride, poi mi dice: -Piacere, sono Marco- Mi porge la mano, io allungo la mia verso la sua e gliela stringo. -Piacere mio, Eleonora- -Eleonora...- ripete. -hai un bel nome sai? ehi, che ne dici se ci ...