Il vicino - Racconti Erotici

Il vicino

... più. Sale ancora con la frusta e comincia a sferrarmi colpi abbastanza forti e dolorosi sui seni, ne ho contati quindici� ma poi perdo il conto. Ormai ho la vista annebbiata, è la prima volta che provo un dolore del genere.. non ci sono abituata. Alla fine si decide, e dopo avere fatto pressione sulle pinze, le toglie e sento nuovamente un bruciore allucinante che mi lascia impietrita. Non appena me le toglie sento che mi sta penetrando, ma ha qualche difficoltà perché la mia figa è strettissima, l�avrò fatto si e no tre volte. Stufatosi e abbandonando i metodi �delicati�, con un colpo secco mi penetra, io urlo, non riesco a trattenermi. Guardo l�orologio appeso al muro: 7.35 Inizia a dare colpi violenti mentre io continuo ad urlare, lui continua per alcuni minuti senza fermarsi e aumentando man mano la velocità. Mi sembra di impazzire, il dolore lasciato dalle pinze e lui che sfrega il suo cazzo sulle mie pareti unito al piacere che mi sta provocando mi sta facendo perdere quel briciolo di lucidità che mi è rimasta. Dopo chissà quanti affondi, vengo gemendo. Sento il suo membro vibrare, dopo pochi secondi viene dentro di me, non si ferma ma rallenta fino a quando non perde durezza� dopo di che esce e mi slega. Non ricordo bene cosa accadde dopo, so solo che mi trovai rivestita davanti alla porta chiusa del suo appartamento. Ero sulla scala. Sentivo qualcosa dentro la maglia, la allargai e tra i miei seni trovai un foglietto piegato con su scritto: �Gemevi come una cagna. Alla prossima volta, schiavetta.� Sorrisi e tornai a casa per darmi una sistemata.