1. Il salto


    Data: 10/06/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Neottolemo

    ... alcuni minuti di attesa mi arrivò la risposta.
    
    “Scusa chi sei? Non mi sembra che Anna mi abbia mai parlato di nessuno”.
    
    Le diedi chiaramente un nome falso e cominciammo un fitto scambio di messaggi.
    
    Informai Fabio degli sviluppi che aveva preso la situazione e gli dissi che avevo agganciato Enrica. Fabio si mostrò preoccupato ma poi l’eccitazione della situazione prese il sopravvento, e mi chiese che cosa avevamo deciso. Gli risposi “Aspetta domani che farò la prossima mossa”.
    
    L’indomani diedi il buongiorno ad Enrica come oramai facevo da una settimana e le dissi “Senti stamattina sono in città, se sei libera potremmo bere un caffè”. Chiaramente sapevo che Enrica era libera, in quanto Fabio, oramai completamente assorbito dalla situazione, mi aveva dato gli orari in cui non era subissata di impegni fra figlie e un piccolo lavoro part time.
    
    Dopo un’ora in cui non ebbi risposta finalmente mi arrivò il messaggio sperato “va bene ci incontriamo alle 11 al bar di via Diaz”. Comunicai l’incontro a Fabio il quale fra un misto di eccitazione e stupore mi disse che cosa avrei fatto.
    
    “Niente che devo fare?? Ha accettato di incontrarsi quando sono li improvviserò a seconda della situazione”.
    
    Alle 11 mi trovavo nel bar prescelto quando, molto puntualmente, arrivò Enrica. Era fasciata in un paio di pantaloni attillati ed una maglietta, con sopra un giubbino leggero.
    
    “Ciao Enrica è un piacere che tu abbia accettato il mio invito”.
    
    “Ciao Luca (il falso nome che ...
    ... le avevo dato), è un piacere conoscerti dal vivo. Sinceramente non ti avevo mai visto a scuola”.
    
    La mia copertura rischiava di saltare ma come un attore consumato le risposi “perché ero io che stavo attento a non farmi notare. Preferivo contattarti così, sai la gente è sempre pronta al pettegolezzo ed è meglio evitare qualsiasi motivo di chiacchiera”.
    
    “hai pienamente ragione...”.
    
    Parlammo amabilmente per circa una mezz’ora e cercai di far cadere il discorso sull’argomento sessuale, in modo da capire se Enrica fosse proprio a digiuno da una qualsiasi esperienza extraconiugale. Lei mi confidò l’impotenza di Fabio, che ora le era diventata un peso, e che le amiche molto più disinvolte di lei in materia di sesso, le avevano consigliato di avere un’avventura in modo da trovare sfogo alle sue voglie di donna.
    
    Ci lasciammo con la promessa di rivederci e, dopo aver visto che il bar tranne noi era deserto, ci scambiammo un bacio caldo e appassionato.
    
    Informai Fabio che il primo incontro era andato più che bene, e lui la sera mi disse che Enrica era molto euforica, come non l’aveva vista da diverso tempo.
    
    Continuai a sentirmi con Enrica instillando in lei il desiderio…il piacere di sentire le mie mani che le percorrevano tutto il corpo, la voglia di avere la mia bocca sui suoi seni, sulle sue cosce, sulla sua figa. Mi feci mandare una foto nuda dal bagno mentre con la mano destra si palpava i capezzoli e con la sinistra reggeva il telefonino. La girai a Fabio che quasi ...