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Il salto
Data: 10/06/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Neottolemo
... figa aperta ed il buchetto del culo ancora vergine. Iniziai a leccare entrambi passando dalla figa bagnata al culo e intrattenendomi su entrambi i buchi con mio enorme piacere. Enrica esplose il suo primo orgasmo direttamente sul mio viso bagnandomi il volto con un leggero schizzo mentre la mia bocca ancora avidamente le succhiava la figa sospesa a mezz’aria dalle mie mani che le cingevano con forza le caviglie. Apepna ripresasi dal godimento Enrica disse con un grugnito… “voglio il cazzo…porco…lo voglio”. Presi il mio bastone che ritto sbucava dalla lampo e lo avvicinai alla sua bocca che lei apri per quanto possibile ingollando tutta l’asta. Lo succhiava come se non avesse mai succhiato…fino in fondo avidamente indugiando con la lingua sullo scroto e ripassando per bene i coglioni assaporandone ogni cosa, ogni umore ogni liquido come se fosse miele. Ancora sul divano mi slacciai la cintura e feci cadere i pantaloni e gli slip.. le rimisi le gambe divaricate ed iniziai a penetrarla facendole sentire i cazzo duro per tutta la sua lunghezza... Affondavo i colpi piano colmandole la piccola vulva ed arrivando fin o in fondo all’utero di Enrica...che come una qualsiasi troia ansimava dicendo “Come mi riempie…come è duro finalmente”. Le diedi una serie di colpi decisi ed Enrica venne tremando. Ancora col cazzo dentro la caricai e la portai alla vicina camera da letto, proprio in quel talamo che condivideva con Fabio. Senza alcun timore aprì ancora le cosce ...
... invitandomi a penetrarla nuovamente. La riempii ancora tenendomela sotto con le mani arpionate alle sue natiche e massaggiandole il culo. Sempre col cazzo dentro mi girai e la feci montare sopra di me. “Forza troia spingi fammi sentire come cavalchi un cazzo duro”… “Dimmeolo ancora…Luca…dimmelo”…”Forza troia…spingi dillo cosa sei”…”Cosa sono cosa intendi”…”Dillo che sei la mia troia”.. “Sono la tua troia ma ora scopami fino in fondo”. Enrica aveva l’orgasmo plurimo e venne ancora una volta. Oramai il mio bacino era un coacervo dei suoi umori…totalmente fradicio dalla sua voglia. La girai, la misi prona, col culo verso di me e cominciai a montarla …le lenzuola del letto matrimoniale erano sconvolte dalla spinte potenti e decise che infliggevo ad Enrica, la quale godeva come l’ultima delle cagne. Uggiolava mentre il mio cazzo ancora durissimo la riempiva furiosamente, ansimava continuamente dicendo “godo…godo…” Sentivo il piacere montare anche in me …estrassi il cazzo e la girai sborrandole sul viso per la sua felicità mentre con le dita si toccava il clitoride. Enrica oramai esausta e piena di sperma si abbandono sul letto per riprendere le forze mentre col cazzo ancora duro e gocciolante mi misi vicino a lei e le diedi dei lunghi baci profondi e caldi sulla bocca e sui seni. Ci pulimmo nel bagno e facemmo la doccia insieme dove presi Enrica ancora una volta appiattendola contro le mattonelle della doccia e penetrandola con forza… Soddisfatti entrambi ...