I porcellini e le porcone
Data: 14/09/2017,
Categorie:
Incesti
Autore: rococo, Fonte: RaccontiMilu
... mia asta e me la stirava su e giù. Ora ero sceso con l� altra mano a carezzare i suoi testicoli mentre con l� altra mano mi dedicavo al suo pene bellissimo tutto duro e con il glande completamente scoperto, tanto che senza rendermene conto mi avvicinai istintivamente con la bocca e lo leccai un po�, assaporando il suo odore che mi riempiva le narici�Ormai gli indugi erano rotti, e ingoiai tutto il suo pene scendendo fino alla base dell� asta in un movimento che inizialmente mi procurò quasi un conato di vomito, ma dopo poco si trasformò in un piacere inedito e indescrivibile:�Mmmhh�. che buono!... dai Gianluca, leccamelo anche tu!�Il mio amico aspettava solo che glielo dicessi. Me lo prese subito in bocca e cominciò a succhiarlo divinamente, sentivo la sua lingua frullare sul glande per poi scendere piano su tutta l� asta e risalire ancora e poi riscendere, facendomi morire di piacere, tanto che misi una mano sulla sua testa e, tenendola sul pene, gli venni in bocca con un urlo liberatorio:�Ven�.vengo� vengooooo!�Mi lasciai andare sussultando per il piacere che mi procurava il contatto della sua lingua con il glande, man mano fuoriuscivano gli schizzi che riempivano la sua bocca, ma senza dire niente dopo poco sentii anch�io degli schizzi caldi in bocca. Alla fine ci stendemmo sfiniti sul letto cercando di leccare le poche gocce di sperma che colavano dalle nostre bocche, ma a quanto pare non era ancora finita.�Ma bravi i nostri porcellini egoisti! vi siete venuti in ...
... bocca� e adesso? come pensate di soddisfare la voglia delle vostre mamme?�Dicendo così la signora Valeria si chinò e cominciò prima a carezzare il mio pene facendo scivolare la mano sull� asta, poi cominciò a leccarlo per farlo ridiventare duro, e ci riuscì dopo un po�. Come ci riuscì mia madre con Gianluca, dopodichè si misero in ginocchio alla pecorina sul letto una accanto all�altra con i culi sporgenti in mostra davanti ai nostri occhi, invitandoci a scoparle:�Beh, cosa aspettate?�Mi posizionai dietro mamma e, allargandole le gambe e massaggiando la sua vagina con la mano inumidita per far scivolare il pene dentro senza fatica, la penetrai con risolutezza:�Piano, più piano� sennò mi fai male, mi sfondi tutta!�.Incurante continuai a scoparla violentemente dandole anche dei pizzicotti sulle chiappone sode che la facevano sobbalzare, mentre anche Gianluca si stava sbattendo con forza la madre.Sotto i nostri colpi le loro mammelle ballonzolavano, mentre loro si sdilinguavano in un bacio saffico e perverso. Io e Gianluca continuammo a sbatterle con foga, ma al culmine del piacere sfilai il pene dalla passera di mamma per infilarglielo senza mezzi termini in culo, sconquassando il suo intestino. La sentii che si lagnava per lo strappo doloroso della mia spada dentro il suo stretto canale, ma per effetto di quello sfregamento le sborrai dentro piuttosto presto, tirandola verso di me dai fianchi, mentre lei istintivamente serrava la chiappe come a volermi imprigionare il cazzo nello ...