1. Appesa al soffitto e Stuprata in culo


    Data: 16/06/2018, Categorie: pulp, Autore: Patrizia V.

    Sono sul punto di mettermi alle calcagna di Bertrand, quando sento la vibrazione del messaggio in arrivo. Eva ha individuato il reporter che sata andando verso di lei, così è pronta ad agganciarlo; di Rolf invecie non ha notizie… OK, io ho visto da che parte è andato, e posso provare a riprenderlo. Mi chiede anche se mi sono divertita, e intuisco un filo di stizza da parte sua. Beh, posso capire che aspettare per ore nell’ombra che io finisca di fare i miei porci comodi con due stalloni non sia stato il massimo per lei, ma d’altra parte prima che lo incontrassi anche io, lei si è goduta Bertrand per quasi una settimana… E poi, se io sono Mantide 1, mentre lei è solo Mantide 2, ci sarà pure un perché… OK, l’uomo-armadio di è diretto da questa parte, e immagino si sia avviato verso l’alberghetto dove presumibilmente lo aspetta Susan, mentre a occhio e croce direi che Bertrand sta andando alla Marina per dormire sulla barca. Eccolo. Per fortuna è stanco anche lui e non cammina troppo in fretta. A me tremano ancora le gambe, e sento le prime goccioline calde che mi colano lentamente lungo l’interno delle cosce… Accidenti, le mie mutandine devono essere rimaste nel cortile. Non molto professionale da parte mia lasciare tracce del genere. Dovrò tornare a recuperarle più tardi. Avevo visto giusto: questo è il vicolo da cui siamo arrivati, quindi Rolf si sta dirigendo verso il suo albergo: lo vedo che traffica con il telefono, e immagino stia avvertendo Susan del suo arrivo. ...
    ... Chissà se le dice anche di aver scopato una ricca sgualdrina italiana? Mah… Si ferma al gippone e controlla il paranco nel rimorchio, poi apre la porta di un garage proprio dietro il veicolo: immagino che sia troppo piccolo per contenerlo, e che il tipo si stia chiedendo se non sia il caso di mettere dentro almeno il rimorchio… Una botta tremenda alla testa. Scivolo a terra senza riuscire a fermarmi, e per me la luce si spegne prima ancora di sbattere la testa sul selciato. Cazzo che male. La testa mi pulsa dolorosamente, e vorrei svenire di nuovo, ma purtroppo non ci riesco. Dove sono? Cosa cazzo è successo? Faccio uno sforzo e riapro gli occhi… Così la luce mi abbaglia e il mal di testa diventa ancora più doloroso. Non mi fa male solo la testa: anche i polsi e le spalle… Sfido: sono appesa come un salame. Ho i polsi legati, e sono attaccata al soffitto con una corda; i piedi mi penzolano a pochi centimetri dal pavimento. Sono in un ambiente piuttosto angusto: sarà sei metri per tre, e ci sono dei pneumatici a terra… Un garage. Il garage di Rolf? Quello davanti a me, in effetti, è proprio Rolf. Quella accanto a lui deve essere Susan, anche se non l’ho mai vista prima. Stanno discutendo fra loro in inglese… Direi in un pessimo inglese, almeno lei: non riesco ad afferrare l’accento. Mi è familiare, ma faccio fatica a capire cosa dice: sarà il dolore alla testa. Rolf sta parlando del paranco, e anche dei compressori, e si lamenta che la marina dove è attraccata la barca sia troppo ...
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