Appesa al soffitto e Stuprata in culo
Data: 16/06/2018,
Categorie:
pulp,
Autore: Patrizia V.
... lontana e gli tocchi usare il gippone. Susan replica stizzita e si gira verso di me: devo aver emesso qualche suono, perché mi si rivoge nel suo orribile inglese. Rolf le dice che io non capisco un accidenti in quella lingua, e lei fa una smorfia prima di chiedere qualcosa che potrebbe essere una richiesta di quale sia la mia nazionalità. Lui dice che se ha capito bene dovrei essere italiana. Susan fa un’altra smorfia che forse vorrebbe essere un sorriso. Ha un fisico piuttosto atletico, ma la faccia è piatta e legnosa, con un nasone che neanche Barbra Streisand. - Tu ssì ‘taliana? Ecco cos’era quell’accento: italo-americano di Brooklyn. Praticamente incomprensibile. Quasi quasi preferirei rispondere in inglese, ma devo mantenete la mia copertura, per quel che può valere. - Sì, sono italiana – biascico, combattendo l’emicrania – Chi diavolo siete? Dove mi avete portata? - ‘e questions le facimmo noi, spiòna – mi fa lei nel suo vernacolo siculo-newyorkese che mi aumenta il mal di testa per quanto è aspro. E’ lei che mi ha beccata a seguire il suo ganzo. A quanto pare secondo loro che io sia intorno alle isole di questa stagione proprio mentre loro scandagliano il fondale può essere una curosa coincidenza; ma che io sia di notte a curiosare alle spalle di Rolf può significare solo che sono una spia. - Veramente a me interessava solo Rolf – piagnucolo io – Scopa come un toro! Questo la lascia un istante di stucco. Si gira verso l’armadio umano e gli sibila una domanda nel suo ...
... tremendo inglese. Rolf scrolla le spalle e ammette di avermi trombata assieme a Bertrand… A suo onore aggiunge che sono una bella gnocca e il mio culo giustifica una scappatella. Quasi quasi gli perdono di avermi appesa come un salame. Susan è decisamente irritata, ma non sembra specificamente incazzata con Rolf. Forse ce l’ha solo con me? Mi tira un manrovescio in piena faccia, quindi presumo di sì: ce l’ha proprio con me. Sento il sapore del sangue in bocca: mi ha spaccato un labbro. Vediamo, come si comporta una ricca sgualdrina italiana in una situazione del genere? Piagnucola, implora, si dispera..? Ci provo, ma non attacca. Susan è davvero convinta che io sia una spia e che sia appresso allo stesso tesoro che cercano loro. Beh, la tipa non parla bene né l’inglese né l’italiano, però è sveglia. Deve avere tutto il cervello nel naso… A quell’idea mi scappa quasi da ridere. Susan vede il mio mezzo sorriso e s’incazza ancora di più. Mi chiede cosa cazzo ho da ridere, e mi tira un altro ceffone: devo controllarmi meglio, o finirò con il lasciarci la pelle. Accidenti, sembrava una missione tranquilla, ma questi pazzi mi sembrano perfettamente pronti a tagliarmi la gola. Cosa non si fa per quattro lingotti d’oro… Susan mi strappa di dosso il vestito: fortuna che l’avevo comprato al supermercato. Scoperto che sotto non ho neanche gli slip, la stronza fa una smorfia. Si accosta a me e mi passa una mano fra le cosce. - Tu ssì tutta bagnata, bottana! Allora è vero che te facisti ...