Una botola per paolo
Data: 17/06/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Honeymark
... che era sempre in erezione, lo studiò con avidità, gli scoprì anche il prepuzio, si infilò il glande e poi – golosamente – lo prese del tutto in bocca.
- Via! – Disse il ragazzo di servizio.
L’uomo con la mazza in mano diede un gran colpo in su.
Stooockkk!
- Mmmmmm…
Stavolta non era stata la vittima a mugugnare, ma la ragazza che aveva il cazzo in bocca. Era stata quasi sbalzata indietro.
Si sfilò se ci guardò con uno sguardo estasiato.
- Incredibile, - disse, leccandosi i baffi. - Una sensazione imperdibile…! Sembrava che mi sfondasse e invece sono rintonata da una botta di cazzo. Fantastico.
- Allora adesso provo io! – disse l’altra ragazza.
Diedero a me la mazza, mentre la donna si sistemava davanti al cazzo di Paolo. Una volta preso in bocca, mi fece segno di dare la mazzata in su. Allora lo presi con una mano per il culo e con l’altra sbattei la mazza con forza sulla candela. L’uomo scrollò le gambe come se fosse stato sfondato, mentre la donna gettò indietro la testa lasciandosi uscire l’uccello di bocca. Tra un colpo e l’altro, il cero era entrato di oltre cinque centimetri.
Passai la mazza alla donna, mentre l’uomo si portava col cazzo alla bocca. La donna diede un colpo di mazza da maestri e l’uomo che teneva in bocca il cazzo di Paolo credette di morire.
- Che meraviglia! – Disse scrollando la testa. – Proprio una meraviglia!
Ora toccava a me prenderlo in bocca e confesso che ero davvero agitato. Non ho mai avuto contatti fisici ...
... con un uomo e l’ultima cosa che mi sarebbe passata per la testa era di prendere un cazzo in bocca.
La ragazzina mi passò la spugnetta intrisa di acqua calda. Scoprii anch’io il glande e lo bagnai per bene. Poi restituii la spugnetta e andai ad accarezzare il cazzo eretto di Paolo. Gli accarezzai gli inguini e le palle. Andai a sfiorare il cero che fuorusciva dal culo e questo mi diede forza. Riportai le mani all’uccello, abbassai di forza il prepuzio e mi portai con la bocca al glande. Aprii la bocca e me lo feci scivolare tra lingua e palato, poi feci segno alla mia compagna di colpirlo.
Badabaaan!
L’uccello mi scivolò in gola e automaticamente andai a tenermi per le natiche di Paolo che si dimenava come la rana di Pascal.
Subito dopo sentii le pulsazioni del cazzo andare in crescendo e capii che stava per venire. Non so perché, ma rimasi lì ad accoglierlo. Mi venne in bocca in quantità industriale. Ero come intontito e l’amarognolo del suo sperma mi aveva come ipnotizzato. Lo tenni in bocca finché non lo sentii sgonfiarsi e uscire da solo.
- Signori, la sentenza è stata eseguita, - disse il ragazzo, andando a sfilare gli elastici dalle caviglie dell’uomo. - Il condannato verrà riportato fuori dalla botola, ma se volete frustarlo con il gatto a nove code, potete farlo finché sarà a portata di frusta.
I tre colleghi ne approfittarono, presero il gatto a nove cose e cominciarono a colpirgli le natiche e l’uccello, mentre veniva sollevato. L’ultimo colpo fu ...