1. un voyeur alla finestra


    Data: 17/06/2018, Categorie: Etero Autoerotismo Autore: gioialunavera, Fonte: RaccontiMilu

    ... con la mano sinistra. Mi ero appoggiata al muro, a circa un metro di distanza dall�auto, e avevo cominciato a fare quello che mi stava ordinando Jean. �Allarga leggermente le gambe. Così, brava. Ora, solleva leggermente la gonna�sì, va bene�adesso sfiorati il ginocchio�. Io mi sentivo strana, ubbidivo ai comandi di Jean come un burattino, mi pareva di non avere una mia volontà, mi accarezzavo il ginocchio ma non sentivo nulla. L�unica sensazione era il battito del cuore, lo sentivo fortissimo nel petto, e su, fino alla gola, un secco, sordo bum-bum, mentre Jean continuava. �Ora risali con la mano lungo la coscia. Brava, ancora, su, lo so che non porti le mutandine, quindi sali, sali ancora�fino alla tua cosina�.Io avevo cercato di dire di no: qualcuno avrebbe potuto vedermi. �Io ti vedo, cara. Tu non puoi vedermi ma io ti vedo benissimo. Hai la mano sulla coscia, la gonna quasi tutta alzata, indossi un reggicalze di pizzo nero, la giacca semiaperta e sotto intravedo un top rosso. Giusto? Ah..e hai i capelli un po� scomposti. Come vedi�io sì che posso godere della tua vista, dal luogo in cui sono nascosto. Quindi fallo per me, toccati per me�.non hai voglia di farmi eccitare?�La sua voce suadente mi aveva convinto, e avevo ripreso a fare quel che diceva lui: mi aveva fatto togliere la giacca ed il top, poi mi aveva chiesto di rimetterla, lasciandola aperta cosicchè si vedesse il reggiseno. Dopo, mi aveva fatto tirar fuori i seni dalle coppe, in modo che i capezzoli fossero ...
    ... completamente esposti. Sentivo l�aria pizzicarmi la pelle, i capezzoli erano già inturgiditi per il freddo. �Hai seni bellissimi � mi stava dicendo Jean al telefono � quella carne bianca, candida, come spicca sul pizzo nero del reggiseno� e poi i tuoi capezzoli sono stupendi, duri e tesi, li vedo perfino da qui, è cose se mi stessero additando�come mi sto eccitando, cavallona mia. Ora toccati la passerina, su�che sono già tutto duro per te�.Anche io cominciavo ad eccitarmi, ma nello stesso tempo ero spaventata. E se qualcuno fosse entrato nel vicolo per raggiungere la tabaccheria? Oppure, poteva uscire proprio lui, il tabaccaio, o peggio, il ciabattino, che mi avrebbe vista benissimo perché ero a pochi metri dalla sua bottega�lo dissi a Jean e lui replicò: �Ma dov�è finita la mia cavalla pazza? Stai diventando seriosa e paurosa, non mi piaci se fai così. Io adoro la mia cavallona pazza, che cavalca i cazzi maschili per puro divertimento, e non si fa certo imbrigliare da falsi pudori o scrupoli inutili. Su, toccati��. Cominciai a toccarmi. Mi sfioravo il sesso dolcemente, accarezzandomi i peli e premendo leggermente sul monte di Venere. Man mano che sentivo che mi stavo riscaldando, aumentavo la pressione, mentre con le dita mi stuzzicavo il clitoride. Jean mi incoraggiava, con la sua voce modulata mi suggeriva cosa fare. �Ora chiudi gli occhi e butta la testa all�indietro, così, brava�.mostrami il seno, bene, come sei bella, hai i capezzoli gonfi, sei fantastica. E la passerina ...