un voyeur alla finestra
Data: 17/06/2018,
Categorie:
Etero
Autoerotismo
Autore: gioialunavera, Fonte: RaccontiMilu
... è bagnata, vero? Brava�come sei vogliosa�ora ficcati dentro un dito. Così, brava, ficcalo bene, più in fondo. Lo senti, vero? Muovilo, su e giù, su e giù�veloce, veloce�brava, così, apri di più le cosce e continua a masturbarti con il dito, brava, sì, brava�come mi fai eccitare�ora vai più piano. Ecco, così, ancora più piano, bravissima�è un tormento, vero? Lo so, per questo devi andare�piano, ancora più piano�piano��Io mi stavo sditalinando seguendo il ritmo che Jean mi imponeva al telefono. Mi diceva di penetrarmi a fondo, poi mi faceva rallentare, poi di nuovo mi sollecitava a toccarmi velocemente. Io avevo la fica in fiamme, sentivo i miei umori colarmi lungo l�interno delle cosce, che tenevo ben aperte, perché Jean, dovunque fosse, mi aveva fatto sistemare in modo da vedere tutto. Ero eccitata, e la paura che qualcuno uscisse dal negozio del ciabattino o dalla tabaccheria mi rendeva ancora più porca, più disinibita. Il piacere che mi suscitava l�idea che qualcuno potesse vedermi era enorme�e mi masturbavo con impegno, adesso, pronta ad ubbidire ad ogni ordine di Jean. Quando cominciai ad avvicinarmi all�orgasmo, lui, forse per come mi piegavo sulle ginocchia, se ne accorse. �Levati le mani dalla fica, subito�, mi ordinò. Poi mi fece poggiare sulla sua macchina e mi fece cominciare a massaggiare i seni. �Massaggiali a mano aperta, su�prima l�uno, poi l�altro�. Io eseguivo, sempre con una sola mano perché con l�altra stringevo spasmodicamente il cellulare. Mi pizzicavo i ...
... capezzoli, poi di nuovo mi prendevo il seno in mano, poi mi leccavo le dita e mi bagnavo i capezzoli�era stupendo, io ero bagnata fradicia. Tenevo gli occhi chiusi, ma quando Jean mi disse �Mi stai bagnando la carrozzeria della BMW�, li aprii all�improvviso. Fu allora che lo vidi: era nella botteghina del ciabattino, da una finestrella un po� a destra della porta. E non era solo. Con lui c�era un altro uomo, molto anziano, almeno così mi pareva. Io non li avevo visti, finchè ero poggiata al muro, nel buio, ma ora, più al centro della strada, e con la luce tenue luce del calzaturificio, era chiaro che il mio uomo mi aveva giocato un brutto tiro, e aveva coinvolto un voyeur nel nostro gioco erotico.Il mio primissimo impulso fu di chiudere le gambe, e togliergli la bella vista, ma poi prevalse�non so cosa. Un po� la voglia di divertirmi, perché vedere che la mia masturbazione aveva uno spettatore inatteso mi eccitava parecchio, un po� perché in qualche modo volevo che Jean, se possibile, provasse un po� di gelosia�fatto sta che finsi di non averli visti, e però piano piano, con un movimento impercettibile, mi voltai verso la botteghina. Così, quando lui mi chiese di riprendere a toccarmi la fica, spalancai le cosce perché l�ospite di Jean la vedesse perfettamente. E così fu. Vedevo l�uomo chiaramente, adesso, perché era praticamente di fronte a me, anche se io fingevo di tenere gli occhi chiusi; in realtà, erano socchiusi, e da sotto le ciglia vedevo tutto. Così notai che l�uomo ...