1. Le mie troie


    Data: 18/06/2018, Categorie: Incesti Dominazione / BDSM Autore: io e la troia, Fonte: RaccontiMilu

    ... anche un paio di seghe. Ma a parte questo il fatto che mia madre tradisse mio padre mi turbava molto e ci pensai tutta la notte. Il giorno dopo finsi di star male per starmene a casa, mia madre dopo aver accompagnato le ragazze a scuola è tornata a farmi compagnia. Appena tornata è venuta a svegliarmi e si è seduta sul letto al mio fianco. Indossava dei pantaloncini a mezza coscia e una magliettina che sembrava comprimerle il seno in modo esagerato. Mia madre fino a 2 anni fa aveva una seconda scarsa ma ora, grazie alla chirurgia, ha una quarta.Mam: "Qualcosa non va tesoro?"Marco: "No no, tutto a posto, a parte il fatto che ho un po’ di nausea, perché?"M: "No niente, è che mi sembra palese che stai fingendo ed è da ieri pomeriggio che sei strano"Decisi di cominciare a sondare il terreno.Marco: "Mamma, volevo chiederti una cosa. Qualche giorno fa ti ho sentita parlare al telefono con un ragazzo, Paolo, mi sembra e qualche voce comincia a girare. Stai tradendo papà?"M: "Ma no tesoro, non preoccuparti sono solo menzogne messe in giro da male lingue"Marco: "Ti prego non mentirmi, dimmi la verità"M: "Ma è la verità, non conosco nessun Paolo"Il sorriso sincero che faceva mentre mentiva così spudoratamente mi faceva incazzare e sono esploso di rabbia.(Mamma)Come cavolo faceva a sapere tutte ste cose!? Non importa, in qualunque modo lo abbia scoperto, per ora sono solo sospetti. Se nego con convinzione i suoi dubbi spariranno. Però tutto un tratto Marco viene colto da un attacco ...
    ... d'ira.Marco: "Ma porca puttana, smettila di prendermi per il culo, lo so che quando papà non c'è ti fai scopare come una troia da quel figlio di puttana"E' stato un gesto istintivo, forse per il tono di Marco o forse per il fatto che ero con le spalle al muro ma gli tirai uno schiaffo e feci per andarmene senza dire niente, ma prendendomi per un polso mi trattenne sul letto.Marco: "Ti ho vista sai, ieri mattina, con Paolo. Sono tornato a casa e vi ho visti. Sei un grandissima stronza, puttana"Ero sconvolta, non sapevo che fare, non sapevo cosa dire, non sapevo come uscirmene. Dalla tensione, cominciai a piangere.Mam: "Ti prego non dirglielo, ti scongiuro, ti supplico. E' stato un errore, non provo niente per lui, giuro che non lo vedrò più, ma ti prego non dire niente a tuo padre..."Marco: "Non lo so mamma, non è giusto. Facciamo così, giuro che non gli dirò niente ma in cambio esaudirai un mio desiderio, ok?"Mi sentii subito sollevata, forse l'avevo scampata.Mam: "Si amore, qualunque cosa vuoi sarà esaudita. Ti compro qualunque cosa vuoi, dimmi cosa vuoi e te la regalerò. Cosa vuoi?"Mi asciugai le lacrime. Stetti li a guardarlo, era titubante, doveva essere qualcosa di costoso, ma ero pronta anche a spese folli per quel segreto. Ma erroneamente ero sollevata da quella situazione che purtroppo avevo frainteso. Dopo ancora un attimo di incertezza Marco prese coraggio e allungando una mano mi afferrò saldamente un tetta palpandomela talmente forte da farmi male. Mi si raggelò il ...
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