Le mie troie
Data: 18/06/2018,
Categorie:
Incesti
Dominazione / BDSM
Autore: io e la troia, Fonte: RaccontiMilu
... sangue nelle vene ero pietrificata. Marco si è fatto coraggioso, forse dalla mia mancata risposta, e comincio a palparmi con entrambe le mani. Non ce la facevo a muovere un muscolo, ero veramente paralizzata. Ma alla mano che tentava di risalirmi dentro la maglietta, fu come essermi destata di colpo. Gli tirai un secondo schiaffo che rimbombò in tutta la stanza per qualche secondo. Ero allo stesso tempo offesa, infuriata e schifata da quel gesto.Mam "Che cazzo fai???Non permetterti più, che schifo, che schifo, che schifo. Sei mio figlio porca puttana, cosa cavolo ti passa per la testa"Marco sembro bacillare per un secondo, pensai che sarebbe fuggito dalla mia vista da un secondo all'altro. Ma così non fu.Marco: "Hai detto che avresti esaudito ogni mio desiderio o sbaglio?"Mam: "Certo ma non pensavo fossi un pervertito che pensa di fare cose sconce con sua madre. Non pensavo che il tuo desiderio fosse palparmi le tette o farmi"Marco: "Infatti quello non era il mio desiderio. Il mio desiderio è che d'ora in poi sarai la mia schiava ed eseguirai qualsiasi mio ordine, questo era un piccolo anticipo"Rimasi a bocca aperta, per una seconda volta il fiato mi era venuto meno. No, non potevo permettere che una cosa del genere accadesse. Al solo pensiero di mio figlio rabbrividivo.Marco: "Ok allora dovrò dire tutto al babbo, chissà come la prende?"Mam: "Fallo pure, ma certe cose te le scordi!!!Tanto poi non ti crederà. Ora basta, vado a farmi un giro, per oggi e per il mangiare ...
... arrangiati, pervertito."Detto questo sono uscita frettolosamente da casa e presa la macchina sono fuggita il più velocemente possibile. Tornai con le ragazzine dopo la scuola, evitai accuratamente Marco. Solo a cena ci ritrovammo tutti a tavola, ma evitavo accuratamente di incrociare il suo sguardo. La notte fu un sollievo, ci misi quasi mezz'ora ad addormentarmi, ma poi il sonno fu ristoratore. Mi svegliai presto, ancora prima che la sveglia di mio marito suonasse. Stavo bene nel tepore delle coperte, pensai a quanto sarebbe stato bello avere Paolo li a coccolarmi da sotto le coperte. Ma il pensiero di Paolo mi fece presto ricordare della giornata precedente. Avrei voluto con tutta me stessa che ciò fosse stato solo un incubo, ma non lo era. Mi alzai per andare a bere un bicchiere d'acqua per mandare giù il magone che avevo in gola. Fu come aver visto un fantasma, sulla porta della nostra camera da letto c'era appesa una mia foto, mentre succhiavo il pene di Paolo. Pregai Dio di farmi svegliare se questo era un sogno, ma realizzando che non lo era, presi la foto e mi diressi subito da chi sapevo essere il responsabile. Gli saltai addosso mentre dormiva, bloccandolo sul letto.Mam: "Ma sei impazzito? Sei completamente andato fuori di matto? Sai cosa sarebbe successo se Simone l'avesse vista? Non permetterti, sai!? NON PERMETTERTI!!!"Marco: "Sei stata tu a volerlo, non hai voluto esaudire il mio desiderio!? Adesso ne paghi le conseguenze. Ora vattene, troia! Domani ce ne saranno ...