1. Adele ed il brutto che piace


    Data: 18/06/2018, Categorie: Etero Autore: Bastino9

    ... il palato, si fermò per un attimo e poi lo estrasse, avevo il respiro accelerato e rantoloso con la gola dolente, misi la mano sulla mia vagina e scoprii che era completamente bagnata. Ricominciai a farmi spaccare la gola, ma sentivo sempre meno dolore e più piacere. Provavo una goduria quando scendeva lentissimamente e mi riempiva ma ancora un piacere più intenso quando veloce lo tirava fuori lasciandomi svuotata. Aveva ragione Ariel adesso che la strada era aperta il pitone scendeva senza incontrare ostacoli, respiravo seguendo i tempi che lui dettava; avvertivo il suo piacere crescere dall’intensità con cui mi scopava, Adele, Adele!!! mia mi stai facendo morire!, ho i testicoli gonfi tanto da farmi male, le mie braccia gli abbrancavano i fianchi quasi per fermare il suo movimento e trattenerlo dentro fino a schioppare per il godimento; Adele preparati adesso ti farò ingoiare il mio succo così cominciò a pomparmi con più energia e velocità. Cominciavo ad avere una crisi di resistenza, mi mancavano le forze, le mie unghie artigliavano il suo petto, ormai la sua eccitazione era al massimo, i suoi testicoli erano saliti su nello scroto finché un grido mi annunziò l’eiaculazione lo sperma mi scendeva oltre la gola. Quando tirò fuori il suo cazzo vomitai una parte del suo seme ma il resto riuscii a trattenerlo tutto. Era la prima volta nella mia vita che gustavo lo sperma di un uomo: quello di Ariel aveva un gusto speciale. Eravamo distesi sulla brandina disfatti. Adele sei ...
    ... stata capace di svuotarmi completamente le palle me le hai ridotte a due noccioline, non ho mai sborrato tanto. E tutto qui quello che sa fare il bollente Ariel? si girò verso di me guardandomi con un aria confusa. Mi trascinò ai limiti della sponda, mi slargò le gambe quasi con furia si avvento sulla mia vulva mordendone le labbra, succhiandomi il clitoride, infilando un dito all’interno, schiaffeggiando le mammelle, riprese a titillare il mio clitoride mentre mi torcevo come una biscia sulla brandina in preda ad un’eccitazione profonda, non riuscivo a contenere i miei fremiti ed i miei sospiri : ebbi un orgasmo lungo e una perdita abbondante di liquidi dalla figa. È tutto questo quello che sai darmi? Lui da te vuole molto ma molto di più e così dicendo mi mostrava il suo cazzo in piena erezione. Ero affascinata da quel grosso pezzo di carne che lui agitava davanti alla mia figa: avevo superato ogni limite, ero in preda ad una follia erotica. Me lo infilò tutto con pochi colpi, si fermò quando andò a sbattere contro il fondo del mio utero; gridai e quanto gridai per il dolore ma dopo poco già gioivo per il piacere di sentirlo tutto dentro. Era riuscito a sventrarmi, lo sentivo fin oltre la vagina e quando lo tirava fuori percepivo il vuoto ma c’era anche la dilettevole attesa di sentire l’affondo accompagnato dal suo gorgoglio di piacere, ero attaccata a lui con le braccia e con le gambe, gliela stavo dando tutta e lui me lo sbatteva tutto, sentivo le palle urtare il perineo, ...
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