Adele ed il brutto che piace
Data: 18/06/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Bastino9
... ogni colpo era un fremito finché non esplosi in un violento orgasmo mentre lui me lo teneva piantato dentro. Squittivo per la delizia mentre i liquidi colavano dalla vulva. Se io ero in un nirvana sessuale lui non era meno infoiato di me, mi fece mettere in diverse posizioni che io nemmeno immaginavo esistessero; una mi era piaciuta più di tutte: lui disteso supino ed io seduta su di lui che lo cavalcavo, la trovavo meravigliosa perché riuscivo a gestirmi il suo cazzone. Quando lui mi scaricò la sua abbondante razione di sperma ebbi un sussulto: NO non dovevi venirmi dentro sei pazzo! potrei restare incinta! allora ricomincio e ti riempio ancora. Non riuscivo a restare in piedi avevo le gambe molli, mi sentivo svuotata, cominciavo a rientrare nel mio mondo reale; misi la vestaglietta e rientrai a casa. Passai due giorni in casa senza mai uscire avevo bisogno di recuperare fisicamente e riflettere. Poi Ariel bussò alla mia porta e rapido entrò chiudendo la porta a chiave, immediatamente cominciò a palpeggiarmi il petto, il culo, mi leccava le orecchie, il collo, mi baciava con foga. No Ariel No! fermati, non possiamo non posso continuare così lo capisci? No non capisco e non lo voglio capire, tu ed io siamo simili, ci attiriamo per fare sesso, ci desideriamo, me ne sono accorto due giorni fa da come hai vibrato, da come ti sei offerta, da come abbiamo goduto. Eravamo nudi lui aveva già la sua bestia in via di erezione ed io mi sentivo pronta e bagnata, mi spinse e mi fece ...
... piegare sul tavolo della cucina infilandomi il cazzo tra le gambe, i miei liquidi si fusero con il suo precum : il cazzo mi scivolò facile nella vagina ancora aperta per il trattamento di due giorni prima; Ariel! Ariel! lo voglio e lo voglio tutto, si figona mia si te lo do tutto e ti do tutta la mia sborra dentro, la senti? Si! sentivo i fiotti caldi e le sue dita che stritolavano il mio clitoride gonfio fino a farmi venire senza ritegno. Restammo così ripiegati l’uno sull’altro sul tavolo con il suo cazzo sempre barzotto dentro di me. Mi stavo per alzare ma lui mi bloccò ancora sul tavolo slargandomi le gambe facendo uscire il suo pene dalla mia figa; comincio a massaggiarmi il culo con il suo glande bagnato, le sue dite prima lentamente poi con più insistenza carezzavano la mia figa, infilò la punta del dito nel culo che mi si strinse per respingerlo: provavo un senso di fastidio. Ariel cosa vuoi farmi? Ti faccio provare una sensazione magnifica, ti porto in cielo vuoi? No,NO,No!! non credo proprio! Non voglio! Ho paura mi farai male troppo male, NO! lasciami stare. Lui era insistente, Adele se dopo non ti sarà piaciuto non mi vedrai mai più ma adesso collabora con me. Stavamo facendo sesso in cucina perciò fu facile per lui prendere dal piano della dispensa un’ampollina di olio e lubrificarmi dentro e fuori culo: avevo paura e non ero affatto eccitata. Si unse il cazzo e poi me lo puntò: Ariel ti prego! per favore Ariel no, non farlo! fermati Ariel !!! Adele ti ho fatto ...