1. Marino


    Data: 19/06/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: LADY NOEMI

    ... …..Addirittura il sentore di disinfettante che aleggiava nei loro parterre lo mandava in visibilio…. Si perche’ con quelle adorabili, sfrontate, disinibite e tenere creature marino si sentiva libero. Finalmente libero, come un ergastolano che godeva di una grazia inaspettata, annusava il sudore di ascelle depilate. Affondava il volto beato tra tenere tettone biancolatte oppure color cioccolato. Massaggiava fianchi generosi, giocava leggero con obelichi mal annodati e solleticava il viso al vello morbido di pubi rasati con malizia lasciando scoperte vulve carnose e pulsanti. Intingeva la lingua in atrii umidi e sapidi che sapevano di buono. Orlava con il dito e le labbra oscuri pertugi che, poi assalito da un impeto irrefrenabile, baciava e succhiava appassionatamente. Accarezzava gambe chilometriche e sollazzava clitoridi turgidi. Eppoi pagava sempre un supplemento per strappare a quelle signorine baci appassionati da dare a quelle bocche cosi’ invitanti. E quelle cosi rotte a tutte le piu’ stravaganti richieste dei loro clienti ….Si emozionavano per tanta disperata dolcezza e chiudevano come adolescenti i loro occhi truccatissimi. Ed a vederle cosi’ con i buccoli sparpagliati sul cuscino e gli occhi chiusi come morose rapite dalle promesse del mascalzone di turno lo eccitava, lo stordiva d’ amore, lo faceva innamorare della bagascia in questione. Stendere il suo corpo nudo su quelle anime rivestite di pelle gli faceva toccare il paradiso ed allora quando si annullava gli si ...
    ... scioglieva il groppo che aveva in gola e scoppiava in un pianto di gioia e di dolore al tempo stesso. Questo o per meglio dire anche questo era marino……… cosi’ anche quest’anno speso il primo giorno tra gli stand vocianti della fiera marino si era diretto in quei vicoli antichi del centro storico che sanno di marciume e liberta’. Dopo un primo giro tra le stradine che ormai conosceva a menadito decise di avventurarsi in un vicoletto stretto che aveva sempre evitato perche’ davvero poco illuminato e presago di mille possibili pericoli. Li’ il carruggio era angusto e contorto come un lungo budello di un animale sventrato che olezzava di fritto e di focaccia e forse di bucato…alla fine percorso tutto si allargava in una piazzetta mai vista prima. All’angolo indugiava una che di certo faceva il mestiere. Ma, era bella piu’ di tutte le altre incontrate quel giorno. Mora, alta, seno molto ma molto generoso, con una scollatura abbissale sulla schiena ed una minigonna attilatissima sotto la quale si intuiva un tanga sgambatissimo ….. Calze velate sul bleu e chanel dorate tacco 12 ai piedi. Marino gli giro’ attorno come un turista rapito dalla perfezione gira attonito intorno ad una statua di un dio greco. Una collana di perle le impreziosiva la chemise chinoise ed orecchini a cerchio d’oro alla maniera delle zingare le completavano l’ ovale, era bella e all’ uso delle puttane sfrontata gli sorrideva. La malizia del suo sguardo lo catturo’ in un attimo, rendendolo schiavo gia’ arreso ...