1. Prigione di seta


    Data: 19/06/2018, Categorie: Etero Autore: valestra83

    Era un soleggiato lunedì di fine Ottobre mentre Aurora si dirigeva a passi lenti verso la biblioteca della città. La brezza fresca le investiva il volto come una carezza mentre i raggi del sole faticavano a trapelare tra le fronde degli alberi, sentiva a malapena il loro tepore scaldarle la schiena. Il suo incedere era deciso ma privo di velocità, guardava le foglie secche palesarsi lungo il vialetto in pietra che conduceva all’entrata della biblioteca, calpestandone qualcuna, le piaceva sentire quello scricchiolìo sotto le scarpe. Il suo sguardo era perso nel vuoto nonostante fissasse le mattonelle in marmo, uno sguardo distratto, quasi alienato. Aurora era una ragazza di 22 anni, studentessa universitaria presso la facoltà di Lettere e Filosofia proveniente da una famiglia umile e di sani principi, il padre impiegato presso una piccola impresa mercantile e la madre casalinga. Figlia unica ma ciò non le dispiaceva, amava molto la sua solitudine, n’era quasi gelosa e la sua camera rappresentava la sua personalità, una piccola finestra sul mondo: scaffali ricolmi di dvd e libri di qualsiasi categoria. La lettura e il cinema erano le sue passioni preferite, amava gli aforismi e le citazioni dei film o di alcuni romanzi ma non disdegnava anche la buona musica, spaziando dalle colonne sonore a qualsiasi altro genere. Definiva quest’ultima come la regina delle arti perchè capace di arrivare ovunque a prescindere dal genere, qualsiasi traccia musicale le procurasse emozioni o le ...
    ... sfiorasse l’animo era per lei sinonimo di arte. Non badava all’artista, al titolo della canzone, all’etichetta o al genere, per lei era importante il contenuto e non la forma. Questo principio era esteso a qualsiasi campo della vita. Una ragazza con una personalità molto complessa e una mente altrettanto articolata. Intelligente, colta, curiosa e acuta osservatrice. Non le sfuggiva nulla e rispetto a molte sue coetanee badava molto alle piccole cose, qualità frutto della sua sensibilità. Le sue sfumature caratteriali erano molteplici e si manifestavano in base ai suoi stati d’animo, a volte solare e allegra e altre malinconica e disillusa, quasi tormentata. Socialmente parlando le piaceva autodefinirsi come il personaggio di Louis del romanzo horror “Intervista col Vampiro” di Anne Rice, ovvero “in lotta con tutto”. Ripudiava questa società intrisa d’ipocrisa, egoismo ed opportunismo quasi viscerali. Il giudizio sulle sue coetanee era anche peggiore, riteneva la sua generazione priva di qualsiasi interesse culturale ed imperniata sull’importanza dell’immagine, dell’estetica fomentate da presunti “modelli” televisivi e dal totale disinteresse nei confronti dell’informazione o della cultura. Non riusciva quasi mai ad integrarsi del tutto con le sue amiche in quanto spesso gli argomenti trattati erano per lei un’accozzaglia di futilità, sentendosi sovente un pesce fuor d’acqua. Avrebbe voluto magari parlare di qualche libro letto recentemente o di un bel film visto al cinema e non ...
«1234...9»