1. Dal diario di samu


    Data: 21/06/2018, Categorie: Etero Autore: Nino970

    ... prenderti? “
    
    Troppe verità concentrate in pochi istanti: “ Grazie, bella serata “
    
    Stavo per uscire, respingendo il singhiozzo che mi pulsava in gola, ero troppo orgogliosa per farmi vedere piangere da lui, quando la sua mano afferra il mio braccio. Mi afferra facendomi girare occhi a lui, nuovamente appoggiata al muro, del corridoio stavolta. I suoi occhi erano più scuri del solito, dal marrone erano passati ad essere due perle nere luccicanti, limpidi. Si era portato a casa un pezzo di cielo stellato che sicuramente era rimasto a scrutare per ore, brutto segaiolo mentale, sottospecie di un filosofo andato per algoritmi informatici. Ha tenuto gli occhi fissi sui miei, mi sono sentita denudata fin nei miei pensieri più nascosti. E poi:
    
    “ Proprio un bel top! “ “ L’ho comperato apposta per farmi guardare da te, pezzo di …, non per farmi psicanalizzare l’anima “
    
    “ Non ti va se resto a scrutare i tuoi occhi? “ “ No, di verità me ne hai già sputate fin troppe in faccia stasera! “
    
    Finalmente si era deciso ad abbassare lo sguardo andando a guardare ciò che più gli piaceva: il mio corpo. Anche se nel ballo non riusciva a guidarmi da quanto era insicuro, fin dalla prima volta che mi ha guardata mi sentivo scandagliata. Mi guardava e i suoi occhi sputavano fiamme della passione repressa a cui io sono andata a togliere il tappo. Sì, lo vedi bene il reggiseno in pizzo sotto al top attillato, col pizzo in bassorilievo come piace a te? E vorresti vedere anche il perizoma suo ...
    ... fratello? Son venuta qui a posta per farmi toccare dalle tue mani calde! Cosa gli era successo lassù? Oltre alla sua usuale sensualità c’era di più ieri sera: ha appoggiato la sua mano sul mio collo, un altro po’ però mi strozzava, poi l’ha passata e ripassata sulla clavicola e la spalla… “ Non ti ricordi più come sono fatta? “ … mi ha ripuntato quel suo sguardo addosso fulminandomi mentre continuava a percorrermi con la mano, come un non vedente, stava prendendo un calco di me, un immagine tattile.
    
    “ Preso troppo sole lassù? Devo a questo il tuo comportamento di stasera? “ Continuavamo a fissarci come due duellanti ma dopo un po’ non ce l’ho più fatta a reggere la scena dell’offesa, ho chiuso gli occhi appoggiando la testa al muro lasciandomi percorrere dalle sue mani e più loro si impossessavano di me e più l’immagine di Roberto svaniva nell’oblio mentre Andrea si impossessava del mio presente. Ieri sera anch’io ho fatto l’amore con lui, ero lì con lui e non solo per me com’era accaduto fino a quel momento. Tutte quelle verità erano state come un ariete contro la mia corazza portandomi nuda ed indifesa sul suo letto. I suoi occhi, la sua anima ripulita la differenza: era fiero, orgoglioso di sé di per se stesso, non aveva bisogno di me per esserlo, oltre alla sua dolcezza, quasi femminile, era anche virile. Quando mi sono alzata dal suo letto stamattina mi sentivo e mi sento leggera, stupidamente innamorata come se fosse la prima cotta.
    
    Non è stato il solito premuroso ...