1. Elena i


    Data: 21/06/2018, Categorie: Tradimenti Autore: desiderio46, Fonte: Annunci69

    ... al suo sesso, e la mia lingua si spinse a lambirla. Sentii il rumore della piccola persiana che si alzava, e subito dopo la sua voce argentina. Stava parlando con qualcuno allo sportello. Spinsi la lingua sul suo clitoride, era già eccitato e gonfio, lo lambii delicatamente e la sentì fremere, per un attimo la sua voce s'incrinò, ma subito riprese a parlare tranquillamente. Iniziò tra me e lei, una lotta assai eccitante, io diedi fondo a tutti i trucchi che conoscevo nel tentativo di farle perdere il controllo. Lei si eccitava, lo sentivo, gli umori avevano preso a bagnarle copiosamente la vagina, mi colavano sul mento, avevo le narici piene del suo profumo di donna eccitata, la sentivo fremere, vedevo i muscoli del suo ventre contrarsi, ma lei continuava a parlare con le persone che si presentavano come se nulla fosse. Mi divertii a tenerla sul filo del rasoio il più a lungo possibile, tormentandola a lungo, poi mi decisi a farla godere, le mie labbra afferrarono dolcemente il clitoride gonfio di piacere ed iniziarono a succhiarlo dapprima lentamente poi con sempre maggiore decisione. Credetti fosse troppo anche per lei, quando la sentii abbassare la tendina. Ma subito dopo sentì che stava usando il telefono, mi domandai a chi stesse telefonando, ma continuai con spietata determinazione a cercare di farla godere. "Ciao amore, sono Elena" la sentii dire "niente, solo che ero sola e pensavo al mio maritino" disse lei "Che troia", pensai io, "Sta per godermi in bocca e ...
    ... telefona al marito" "Sono tutta eccitata, penso che potrei godere da un momento all'altro, ma purtroppo dovrò attendere questa sera" disse, ma la sua voce si ruppe, e la sentì contrarsi negli spasimi dell'orgasmo. Fu un orgasmo lungo, interminabile, lei si contraeva tutta, e colava letteralmente i suoi umori sul mio viso. "Tesoro, credo che questa sera uscirò un poco prima, ci vedremo a casa" la sentii dire, mentre le fitte dell'orgasmo si allentavano e lei incominciava a rilassarsi. Poi riattaccò e si spostò facendomi rialzare.
    
    "Sei stato fantastico, meriti un premio, potresti accompagnarmi a casa diciamo verso le 17 ?" mi disse, mentre la sua mano si appoggiava deliberatamente sul mio sesso accarezzandolo attraverso i pantaloni Annuii incapace di parlare "Bene, non vedo l'ora di vederlo, ma adesso e meglio che tu vada, e, prima di uscire sarà meglio che tu ti pulisca il viso" ridacchiò.
    
    Poco prima delle 17 lei mi telefonò, e ci accordammo perché io la raggiungessi con la macchina in un posto lontano dalla ditta, non voleva che nessuno ci vedesse assieme. Quando salì in macchina, il mio cuore batteva forte, il cazzo si tese allo spasimo, quando lei prese a slacciarsi la camicetta, consentendo al mio sguardo di penetrare ed ammirare le sue stupende tettine, dai capezzoli scuri ed appuntiti per l'eccitazione. "Puoi andare a prendere la tangenziale ?" mi domandò, ed io annuii, poco dopo mi immettevo nella tangenziale, non ancora ingolfata dal traffico dell'ora di punta. Lei si ...