1. Elena i


    Data: 21/06/2018, Categorie: Tradimenti Autore: desiderio46, Fonte: Annunci69

    ... sfilò le mutandine, io continuavo a guardare ora lei ora la strada, non capivo che intenzioni avesse. Lei si spostò dal sedile, sedendosi sul pavimento, si allungò verso di me e prese a slacciarmi i pantaloni "Ora ti ricambierò del favore di questa
    
    mattina, te lo succhierò sino a farti godere nella mia bocca, stai tranquillo dalle macchine non possono vedermi" disse "Cristo dalle macchine no, ma dai camion si "dissi "Cerca di passar loro vicino molto velocemente" disse semplicemente lei e ridacchiò divertita. Il mio cazzo sgusciò fuori dai pantaloni e lei lo afferrò saldamente e mi estrasse anche i coglioni. Si allungò ulteriormente e finalmente sentii le sue morbide labbra cingermi la cappella, e la sua tumida lingua iniziare a giocare. Non so come riuscii a non venirmene subito, passato l'iniziale attimo di sbandamento, mi ripresi e lei condusse il gioco con straordinaria abilità. Mi succhiava in profondità, affondandosi la mia cappella sino in gola, lambendomi il pube e le palle con le morbide labbra, leccava ogni millimetro del mio sesso, sollecitando i punti più sensibili, leccava
    
    succhiava ed accarezzava i miei coglioni con incredibile slancio, mentre la sua mano accarezzava il nero pelo della vagina, tormentando il clitoride.
    
    Ogni tanto qualcuno da un camion riusciva a capire cosa stava accadendo e con il clacson si esibiva in rumorosi apprezzamenti, che la eccitavano, lei accentuava il ritmo del pompino, mi conduceva alle soglie dell'orgasmo, ma poi con ...
    ... grande abilità mi dominava ricacciandomi in acque più tranquille. La tangenziale stava per finire, ancora due chilometri e saremmo stati al casello "Elena, per favore, tra poco saremo al casello, fammi venire" la implorai, lei mi sorrise maliziosa, mentre mi leccava perversamente la cappella, ma non si decise, per un attimo credetti non si decidesse mai, poi, mi ingoiò nuovamente , la sua mano prese a masturbarmi violentemente, la sua lingua frullò impazzita sul mio glande, solleticandomi il punto più sensibile ed io alla fine scaricai un autentico torrente di sperma nella sua gola, nella sua bocca. Lei inghiottì tutto con gemiti d'approvazione, nemmeno una goccia sfuggì dalle sue morbide labbra. Rapida mi ricompose, e si risedette al mio fianco come se nulla fosse successo. Poco dopo rallentai e mi fermai al casello per pagare. Porsi al casellante il denaro, e notai che lui s'irrigidiva, fissando l'interno della vettura, comparve finalmente il verde e ripartii, voltandomi verso Elena. Si era alzata la gonna, ed il pelo pubico era chiaramente visibile, la fissai in volto e vidi che una grossa goccia di sperma le imperlava le labbra "Cristo sei tremenda" dissi "il poveretto avrà rischiato un infarto" lei si leccò voluttuosamente le labbra "Mi piace il tuo sperma, mi mancherà tra una settimana" disse ridacchiando "Se ci ripensi io sono sempre disponibile" le dissi, ma lei mi fece cenno di no con il dito "Riaccompagnami a casa" disse e mi diede l'indirizzo.
    
    continua...
    
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