1. Mia moglie sul mar rosso p.3


    Data: 21/06/2018, Categorie: Tradimenti Autore: maialazzo, Fonte: Annunci69

    Arrivata sera, dopo che nel pomeriggio la mia mogliettina Bea era stata farcita dal Ali, il ragazzino commesso nel negozio di souvenir fuori dall'hotel, andammo a mangiare velocemente e poi ci rintanammo in camera. Io ero ancora eccitatissimo dai fatti del pomeriggio e così mi fiondai su Bea; quella sera scopammo tre volte, una di cui in culo, pratica che apprezziamo ma che riserviamo ai momenti di maggior eccitazione.
    
    La mattina dopo andammo in spiaggia entrambi molto soddisfatti, e per l'intera giornata smettemmo di pensare ad Ali e all'ondata di sesso strano in cui ci eravamo trovati coinvolti. Bagno, sole, relax; come una vacanza dovrebbe essere!
    
    La sera, dopo una cena leggera, decidemmo di tornare in quel dance club dove ci aveva accompagnato Ahmed, ormai il nostro autista ufficiale, visto che ci eravamo divertiti ed eravamo in vena di una serata allegra.. Usciti dal resort verso le dieci, lo troviamo appoggiato al taxi che ci saluta, solo che questa volta, essendo venerdì, indossa la gaallabeja, la tipica tunica che gli arabi vestono nei giorni di preghiera. Io e Bea ci accomodiamo dietro, mentre gli chiediamo di accompagnarci al dance dell'altra sera. Il taxi è una vecchia Peugeot station wagon, con gli interni in pelle e il sedile davanti unito; mille ninnoli sul cruscotto, l'immancabile musica araba di sottofondo e il volante con la pelliccia (anche se c'erano 35 gradi di sera!).
    
    Arrivati al locale, anche questa volta Ahmed scende con noi e ci accompagna ...
    ... dentro; ci fermiamo al bancone a bere qualcosa e il nostro autista ci presenta il barista, un giovane ragazzo simpatico e spigliato. Bea è seduta su uno sgabello in mezzo fra me e Ahmed, e noto che lui tiene un piede appoggiato alla sbarra in basso dello sgabello di Bea, tenendo una gamba sollevata, mentre le appoggia delicatamente una mano dietro la schiena. Questa volta non mi preoccupo però; so che gli arabi cercano un contatto fisico quando parlano con la gente, e poi Ahmed e proprio un bravo ragazzo, e Bea si sente molto a suo agio con lui, infatti mentre beve il suo drink ride e scherza, ma senza malizia.
    
    Finito di bere io e Bea ci buttiamo in pista. Anche se la sua mole è piccina, sembrava riempire la pista con le sue movenze sinuose: il suo culetto incorniciato dal vestitino rosso con le spalline (superaderente) che portava, faceva girare la testa a molti mentre ballavano per poterla tenere d'occhio, e la sua testolina bionda si dimenava in maniera seducente. Mi ero accorto che più di un ragazzo, occidentali e non, faceva qualche mossa per toccarla o per strusciarsi fugacemente; ma in disco è normale, in fin dei conti. Dopo una mezzoretta tornammo al bancone e c'era ancora Ahmed che con il suo piedone teneva occupato lo sgabello a Bea.
    
    Io, non avendo posto, mi appoggiai al banco dall'altra parte del nostro autista. Mentre bevevo ero tagliato fuori dalla conversazione fra Ahmed e mia moglie, e notai anche che le carezze di Ahmed sulla schiena di Bea erano riprese e ...
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