Mia moglie sul mar rosso p.3 - Racconti Erotici

Mia moglie sul mar rosso p.3

... anche due palle perfettamente coordinate al suo bastone di carne. Lo notò anche Bea che scese a leccare fino a là sotto, e lo fece con passione e calore. Quando risalì per tutta la lunghezza con la sua linguetta rosa, Ahmed prese una ciocca dei suoi capelli biondi e guidò la sua testolina ad imboccarsi il suo cazzo. La cappella le entrava bene in bocca, e potevo vedere che le stava facendo roteare la lingua intorno. Ahmed dava delle leggere spinte di bacino che le facevano prendere più cazzo in bocca, ma era chiaro che, nonostante la voglia di Bea e i tentativi di Ahmed di spingere di più, mia moglie non avrebbe potuto prenderne di più. Lui adesso teneva entrambe le mani sul volante mentre la testolina di Bea faceva su e giù con foga su quel palo: con una mano teneva salda la base del palo di carne, con l'altra si rovistava in mezzo alle gambe alla ricerca di un orgasmo. Evidentemente anche per Ahmed la serata doveva essere stata eccitante; non penso che gli capitasse spesso di farsi succhiare la sua colonna nera da vogliose mogli bianche, ed infatti presto iniziò a roteare il bacino convulsamente e a liberarsi nella bocca della mia mogliettina. Bea ne mandò giù parecchio, immagino, perchè la sua gola faceva su e giù, ma ad un certo punto dovette togliere la ...

... bocca dalla sua cappella per ingoiare meglio quello che aveva in bocca, e altri tre schizzi partirono andando a spiattellarsi sul finestrino, sulla sua tunica e sui capelli di Bea che nel frattempo respirava pesantemente con la testa buttata all'indietro alla ricerca di aria. Non aveva lasciato la presa dal cazzone di Ahmed e continuava anzi un lento su e giù, mentre lui continuava a guidare. Mi resi conto guardando fuori per la prima volta in un quarto d'ora che eravamo quasi arrivati, infatti Ahmed tirò fuori una scatola di fazzolettini, ne porse a mia moglie e si pulì anche lui il suo bastone alla bellemmeglio prima di riabbassarsi la gallabeja.

Quando ci fermammo davanti al resort, Ahmed diede un bacio delicato sulla guancia a Bea e gli sussurrò qualcosa all'orecchio. Scendemmo, Ahmed non volle essere pagato (e ci credo!) e ci incamminammo con Bea mezza barcollante sorretta da me verso l'ingresso. Le chiesi cosa le avesse detto Ahmed e mi spiegò che semplicemente le aveva detto "grazie". Lo sapevo che era un bravo ragazzo!Vedevo che Bea tergiversava e non voleva dirigersi direttamente verso l'ingresso, così capii: "Vuoi passare prima dal negozio di Ali?" le chiesi. E lei, guardandomi con sguardo da bambina innocente: "Beh, io non ho ancora goduto!"..