1. Il Pompino del Re


    Data: 22/06/2018, Categorie: Incesti Autore: Andecar, Fonte: RaccontiMilu

    ... entrato nella stanza non ce l�ho fatta più.Ho cominciato a piangere a dirotto, disperatamente. Lui è stato un tesoro come sempre, mi accarezzava i capelli e cercava di calmarmi, quando finalmente riuscì a capire attraverso i miei singhiozzi quale fosse il problema, sorrise e mi disse: � Non ti preoccupare, per i prossimi tempi ti aiuterò io, ma non dirlo a nessuno, c�è chi non capirebbe, ma io so che tu sei una brava ragazza, e non ti meriti questo. Vai bene all�università e non sarebbe giusto che tu dovessi interromperla�, mi diede un bacio sulla fronte cercando di calmarmi.�Adesso basta piangere, fra poco torna Laura e questo è un piccolo segreto che resterà fra noi��Da quel momento, ogni mese mi passa di nascosto i soldi per sopravvivere qui a Roma. è tutto.�Ero sollevata, mio padre come sempre era un vero signore, anzi un cavaliere, pronto ad aiutare senza chiedere nulla in cambio. C�era però qualcosa che non quadrava, Marta, dopo la confessione continuava a tenere gli occhi bassi e a non guardarmi. �Marta � le dissi, �C�è qualche altra cosa che non mi stai dicendo?, dai ormai mi hai detto tutto��Non proprio tutto� rispose con gli occhi bassi.�Cosa c�è ancora?��Non so come dirtelo.� �Provaci��In cambio ogni volta che viene glielo succhio� Vidi che dicendo questo Marta era preoccupatissima, e mi guardava aspettando la mia reazione.Io mi infuriai, �Ecco, il cavaliere che sfrutta la sua posizione economica per insidiare le ragazzine, il porco.�Era imbestialita. Il pensiero ...
    ... che mio padre con i soldi costringesse Marta a praticare sesso con lui mi sconvolgeva.�No, hai capito male, disse Marta, non è per lui, è per me.�La guardavo sbalordita.�Sempre quel giorno, quando mi diede i soldi la prima volta, io piangevo a dirotto sulla sua spalla, mentre lui cercava di consolarmi. Ci sedemmo sul divano, io tenevo la testa sul suo petto mentre lui accarezzava i miei capelli per calmarmi.Ero veramente abbattuta, mi sentivo sola ed indifesa, lui mi dava baci sulla nuca, e ad ogni bacino io stavo meglio. Non so come è successo, fatto sta che cominciai fra le lacrime a guardare la cerniera dei suoi jeans, non capivo più niente, abbassai la testa e comincia ad accarezzarlo all�altezza dell�uccello con la mia guancia. Lui all�inizio cercava di fermarmi con frasi tipo �Marta, che fai?� Ma in realtà lo sentivo incapace di reagire. Glielo tirai fuori, tuo padre ha un cazzo bellissimo, grosso e duro.Affondai la faccia su di lui e finalmente sentii che cominciavo a calmarmi, Il suo odore mi stava restituendo la tranquillità.��Decisi di regalargli quello che io chiamo un pompino da re, un pompino in cui lui non deve fare nulla, lui sta fermo e buono mentre io glielo succhio piano, in modo che si possa rilassare, niente di forte, solo sensazioni che salgono piano.Ero come ipnotizzata, succhiavo dolcemente quel cazzo che mi aveva restituito un futuro, non stavo pagando un debito, stavo ringraziando con tutto il cuore e il mio affetto.Da quel giorno è diventata come una ...
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