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Soggiogata 11
Data: 23/06/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Italy456987
... praticamente attaccato, ma non faceva avances dirette, solo la sua presenza vicino al mio corpo e la sensazione di qualcosa di duro sulla mia schiena visto che era un gradino sopra di me. Come all’andata fui palpata dappertutto, anche se credo che lui non lo abbia mai fatto, si limitava a starmi vicino e seguirmi. Stavolta avevo oltre alla borsa, anche il sacchetto con gli acquisti, quindi la lotta con la mia gonna che saliva in continuazione era ancora più impegnativa. Uscii dal centro commerciale e andai verso la fermata con lui sempre dietro e quando arrivai mi raggiunse e si mise davanti a me che ovviamente non azzardavo a sedermi. Mi voltai Fingendo un grandissimo interesse per la mappa delle fermate mentre sentivo i suoi occhi che mi bucavano da dietro e li immaginavo sul mio culo che era quasi in vista a causa di quella maledettissima gonna. Dopo un po’ fui costretta a girarmi anche per vedere se stesse arrivando l’autobus e lui ne approfittò per fissarmi il viso, poi le tette poi le cosce e poi da capo, finchè per fortuna arrivò l’autobus; era pienissimo. La salita fu drammatica perché il primo gradino era altissimo e sentii la gonna scivolare su ma non potevo tirarla giù per via delle mani occupate dalle borse mostrando sicuramente tantissimo, temo troppo perchè questa volta ne approfittò e mi palpò il sedere facendomi fare uno scarto improvviso dalla sorpresa. Considerato che pur avendone avuto la possibilità non mi aveva ancora toccato, ebbi ...
... il terrore che avesse visto addirittura cosa nascondevo tra le natiche e questo gli avesse dato il coraggio di agire. Guadagnai la testa del bus a prezzo di strusciate continue (ma è pieno di maniaci il mondo!!) e arrivai vicino al posto dell’andata sul quale era seduta una signora anziana. Due secondi dopo arrivò anche lui e questa volta senza indugi mi agguantò nuovamente una natica stringendola con forza e mi sussurrò all’orecchio con una voce profondissima: “ho visto cosa nascondi signora…..” Mi sentii quasi mancare dalla vergogna, ma non risposi e rimasi immobile mentre lui mollava la presa solo per andare a mettere la mano di taglio tra le mie cosce e cominciare una lenta carezza che arrivava fino a sfiorare la mia vulva per poi scendere di nuovo e tornare a sfiorare la mia fichettina indifesa. Il mio corpo purtroppo mi tradì anche quella volta perché istintivamente serrai un po’ le cosce e le gambe cedettero al punto che quasi mi sorresse lui con la mano sotto passerina che oltretutto era completamente bagnata. In quel momento la signora seduta di fronte si alzò per uscire ed io, per sfuggire alla carezza e forse anche alle mie reazioni, mi affrettai a sedermi cercando di tenere la gonna più giù possibile ma invano; inoltre il plug nel sedermi entrò bene nel suo alloggiamento facendomi sfuggire un lamento leggero ma profondo che sicuramente fu percepito. Le mie parti basse erano comunque al sicuro adesso anche perché vi poggiai sopra la borsa e il ...