1. La vita in un piccolo paese - 10


    Data: 18/08/2017, Categorie: Etero Autore: gioviaf, Fonte: Annunci69

    ... fronte a quella innovazione libertina. Era un buco che gli piaceva e pensò che avrebbe dovuto chiedere a sua madre di mettersi un reggiseno identico.
    
    Yvonne allacciò il reggiseno sulla schiena, poi ritornò davanti all’istitutrice. “Ebbene, cosa ne pensate? Guardatevi allo specchio. Vedete com’ carino?”. “Oh! Alla mia età, portare una cosa simile”. “Io so che vi piace, signorina”. L’istitutrice arrossì, poi sorrise e chinò la testa “Avete ragione”, “Allora lo tenete, signorina?”. “No, mi metterò il mio, questo impacchettatelo che lo prendo”. “Fate bene, è molto bello”. “Lo strofinamento degli indumenti sui capezzoli nudi mi fa sempre un certo effetto, lo confesso francamente”. “E’ tutto?”. “Sto pensando…”. “Ho ricevuto alcuni oggetti da Parigi, posso mostrarveli senza impegno per voi, come sempre. Ma so che vi piaceranno”. “Sono libri?”.
    
    Dal nascondiglio in sui si trovava, Guido notò il brusco cambiamento dell’espressione del viso dell’istitutrice. Non aveva più l’espressione indifferente. La passione, la curiosità, la impazienza vi si leggevano chiaramente. “Sì, come quelli che avete già comprato”, “E che mi sono piaciuti molto”. Yvonne si abbassò. Guido si accorse con sorpresa che al disotto del divano si trovava una valigia che la commessa tirò verso di sé e aprì. V’erano circa 12 volumetti ed alcuni cofanetti di cui non indovinava la natura. La commessa si rialzò, tese un volume alla cliente mentre ne teneva due nelle mani. “Vedete, sono illustrati con le migliori ...
    ... illustrazioni, molto realistiche come voi le amate”. “Sì, non sta bene che m’interessi a questo genere di lettura, è piccante e contiene il vizio”. Yvonne guardò la donna negli occhi “Noi siamo le sole a sapere quello che leggete, signorina Ross. E, come voi sapete, io sono la discrezione in persona”.
    
    “Non mi piacerebbe che si sapesse ma questi libri mi piacciono. Non ho più nulla e questi sono gli unici libri che m’interessano”. “Vi comprendo molto bene, non c’è nulla di più bello che essere chiuse in camera e leggere questi libri. Li leggo anch’io e vi prendo tutto il piacere che se ne può trarre, credetemi, non sarò io a gridare allo scandalo”. Col viso rosso, la signorina Ross sfogliava i libri con una mano quasi tremante. Guido notò come il petto le si gonfiasse bruscamente per l’interesse che essa portava al libro che aveva in mano.
    
    Yvonne si chinò poi sulla sua spalla e le due donne esaminarono insieme una illustrazione estremamente interessante e realistica. “E’ bella, non è vero? E’ ben fatta, fa credere di partecipare alla scena. Ogni volta che la guardo mi turba. E voi?”. “Mi piace molto, a voi posso dirlo; ogni volta che mi vendete uno di questi libri non vedo l’ora di arrivare a casa. Mangio subito, bevo uno o due piccoli bicchieri di vino, poi mi metto a mio agio in una poltrona con le sigarette a portata di mano. E lì, in mezzo alla solitudine, leggo. Quando avevo 15 anni mi è successa una cosa terribile. Da allora ho paura degli uomini ma siccome anch’io ...