1. Molto Più Che Fratelli - Capitolo 1


    Data: 24/06/2018, Categorie: Incesti Autore: Nico95, Fonte: EroticiRacconti

    ... poggiai una mano sul suo fianco ma...poi mi respinse, mi guardò attonito, si alzò di scatto e disse: "Ma che cazzo...cosa stavi facendo!?" e andò via, lasciandomi a terra. Tornai a piangere, che stupido che ero stato, baciare mio fratello...ma cosa avevo in testa? Guardai l'orario, era quasi mezzanotte, decisi di andare a dormire. Mi svegliai la mattina successiva, e mi resi conto che non ero solo nel mio letto. Giulio era con me, abbracciato a me, come facevamo quando eravamo piccoli quando uno dei due era triste. Mi mossi e lui si svegliò, sorridendomi. La prima cosa che dissi fu: "Giulio, ascolta, scusami per ieri sera, non so cosa mi sia preso, sono stato uno stronzo e..." "Zitto. Stai tranquillo, è tutto ok. Scusami tu per la mia reazione, ora dormi." Così dicendo chiuse gli occhi e si riaddormentò, io feci lo stesso. Non parlammo più di quella sera, il nostro rapporto era praticamente uguale a prima, ma con una differenza: non ci baciammo più, la nostra usanza era svanita, per colpa mia. Passarono mesi, e finalmente arrivò l'estate. Era la sera del nostro sedicesimo compleanno, io e Giulio a scuola non avevamo tanti amici, così invitammo solo due ragazzi, Riccardo e Antonio, a casa nostra a festeggiare. I nostri genitori avevano deciso di lasciarci la notte libera e per quella sera avrebbero dormito nella nostra casa in campagna, lasciandoci festeggiare con i nostri amici. Eravamo pronti a festeggiare, avevamo pettinato bene i capelli e avevamo messo le nostre migliori ...
    ... camice. Ma quella sera non andò come pianificammo: il primo a chiamare fu Riccardo, dicendo che sua madre stava male doveva stare a casa per accudirla, cinque minuti dopo chiamò Antonio, a quanto diceva la sua ragazza lo aveva lasciato e lui non era in vena di fare festa. Restavamo solo io e Giulio. Chiesi: "Chiamiamo mamma e papà e li facciamo tornare?" "No. Stanno bene in campagna." "E noi qui che facciamo?" "Festeggiamo." "E come?" "Vieni con me". Lo seguii in cucina, aprì il frigo e prese due intere cassette di birra da sei bottiglie l'una. Io non ero un grande bevitore all'epoca, e per quello che ne sapevo, neanche lui. Prese entrambe le cassette e salì in camera nostra, lo seguii. Mi disse: "Una partita alla play mentre ci scoliamo queste?" Accettai. Ci stendemmo entrambi nel letto di Giulio, quello di fronte alla tv, e mentre il gioco si caricava, cominciammo a bere la prima bottiglia. "Cazzo che caldo!" disse Giulio appena finito di bere la prima bottiglia, e si tolse camicia e jeans, restando in boxer, poi mi guardò e disse: "Ma non vedi che stai sudando? Cosa ci fai ancora vestito?" Tolsi anche io tutto, restando in boxer. Il letto era ad una piazza, e di conseguenza io e Giulio stavamo attaccati. Vedendo gli addominali di Giulio, e aggiungendo anche l'inevitabile contatto fisico, mi venne un durello che non riuscii a controllare, ma che cercai di nascondere. Era passata un'ora, io avevo appena finito la mia terza birra, mentre Giulio stava bevendo la sua settima. ...