1. Intimità 3


    Data: 25/06/2018, Categorie: Etero Autore: Bollentispiriti, Fonte: RaccontiMilu

    ... come un treno che rompeva i freni. La gola le si gonfiava dal desiderio, mentre cercava di assaporare ogni centimetro di quella goduria che le sconquassava il basso ventre. Ansimava, sbavava, urlava di dolore misto a piacere e udiva le sue grida: "Ancoraaaaa...!" D'un balzo si trovò seduta al centro del letto. Respirava a fatica come dopo una corsa affannosa. Si guardò intorno per rendersi conto di dove fosse. Riconobbe il suo letto, le lenzuola stropicciate che aveva gettato di lato. Accanto non c'era nessuno e la stanza era luminosa. I raggi del sole spiavano dalla serranda appena sollevata. Roberto era scomparso com'era scomparsa la nuvola dorata e il suo fallico contenuto. "O Dio!" - pensò coprendosi la faccia con le mani - "Che male ho fatto per ridurmi in queste condizioni? Assatanata come una ninfomane!". Ma che ore erano? Si voltò di scatto verso il rumore che proveniva dal comodino. Quel cavolo di una sveglia aveva ripreso a suonare! Premette lo snooze prima che fosse impazzita per il cicalino in crescendo. Si abbatté sul letto, poi le venne in mente: "Non ho visto che ore sono?" e sollevò rapidamente il capo volgendolo verso la radio sveglia sul comodino. Le otto! Cazzo! E si catapultò nel bagno, mentre sfilava il négligé da notte sfilandosi le mutandine che volarono sul termosifone. Entrò rapida sotto la doccia, mentre calzava la cuffia per proteggere i capelli dall'acqua. Non aveva il tempo neanche per riprendersi dalla magnifica, onirica cavalcata mattutina. ...
    ... Solita, grigia trafila quotidiana prima di approdare in ufficio. Attesa per l'ascensore. Fu allora che trasalì. Una mano le toccava l'omero, mentre un braccio le cingeva la spalla. Immersa com'era nei suoi contraddittori dubbi non s'era accorta del pericolo incombente. Guardò di lato. O Dio! Riconobbe il magnifico serpe che le circondava la spalla in un mortale abbraccio. "Ciao, tesoro!" - Cinzia la salutò con finto gesto affettuoso e sardonica voce - "Hai dormito bene stanotte, spero?". Lei avanzò attraverso la porta dell'ascensore che s'era aperta, protetta dalla sua "amica" che la sovrastava di dieci centimetri. Era portata a divincolarsi, ma avrebbe dovuto spiegare agli occhi dei compagni di viaggio il perché del suo comportamento. E, infatti, il passo avanti che fece per entrare nella cabina aveva quello scopo. Si astenne, vedendo che lei continuava a "proteggerla" in quel modo insolito. "Bene, grazie!"- rispose. Guardò verso il piede dell'"amica" e continuò, dispiaciuta: "Ti fa male il piede, tesoro?". Lei sorrise: "O no, cara! È stato un attimo e poi più nulla. Sai,... la distrazione fa brutti scherzi... a volte!" e le lanciò una stilettata avvelenata negli occhi. Sorrise poi, amabilmente. Era davvero un "angelo". "Tuo marito come sta?" fece Cinzia, distrattamente. Nanà la fissò un attimo, mentre pensava: "Che cavolo c'entra ora mio marito? Non se n'è mai occupata! E ora quell'interessamento... Lo conosceva perché s'erano incontrati una volta al ballo aziendale, ma, poi, ...