1. trombamici


    Data: 25/06/2018, Categorie: Etero Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    ... scendere dal letto per andare in bagno, avrebbe potuto fare tante cose, ma aveva fatto la peggiore di tutte: distrutto quello stato di massimo appagamento a pochi secondi dal suo raggiungimento. Aveva detto “Si è fatto giorno, devo andare”
    
    “Quando torni?”
    
    “Tranquilla, tornerò” aveva detto lui dandole un bacio sulla fronte mentre scendeva dal letto.
    
    “Lo so, ma quando?” aveva insistito Anna perdendo la sua gioia.
    
    Marco aveva sorriso; aveva poggiato già i piedi sul pavimento quando si era girato verso il letto per accarezzare con una mano i seni e con l'altra prima le cosce, poi la figa bagnatissima di Anna.
    
    Si era anche succhiate le dite come a rileccarsele dopo queste carezze e poi aveva detto: “Vado a lavarmi, devo proprio partire, avrei dovuto essere ad una cinquantina di chilometri da qui già da ieri sera, invece....”
    
    “Cioè? Dove sei diretto?” Aveva chiesto Anna scendendo anche lei e mettendosi solo la vestaglia trasparente sul suo corpo nudo. Non avrebbe lasciato andare via Marco senza fargli almeno il caffè.
    
    “In giro come sempre, per il mio lavoro. Lo sai no che mi sposto sempre. Perché ti alzi”
    
    “Ti preparo il caffè.”
    
    Marco era entrato nel bagno. Dai rumori diversi dell'acqua si sarebbe potuto capire quando si lavava le parti intime, quando la faccia, quando i denti e quando si radeva la barba. Dalla cucina i rumori erano minori e più diversificati: la tazzina che toccava il piattino, il gorgoglio della caffettiera.
    
    Nel bagno Marco ...
    ... fischiettava, nella cucina Anna era tristissima. Un minuto o poco più era bastato ad offuscare il piacere provato.
    
    Marco non aveva apprezzato neppure la cortesia di Anna di alzarsi a quell'ora per fargli il caffè. Infatti prima si era preso cura della sua persona, poi si era vestito con calma e attenzione, controllando allo specchio i più piccoli dettagli, dal posizione del nodo della cravatta al come gli cadevano alcuni capelli sula fronte e solo alla fine si era degnato di bere il caffè: un attimo prima di andare via.
    
    Mentre lo beveva Anna gli aveva chiesto: “Perché non mi lasci un numero di telefono dove poterti mandare almeno un messaggio nel caso avessi bisogno di te?”
    
    Dopo aver mandato giù, con tutta calma, il caffè, Marco aveva risposto “Non avrebbe senso. Se sto altrove non potrei esserti di aiuto, se sono nei paraggi lo sai che vengo io da te...”
    
    “Se mi trovi ancora” avrebbe voluto dire Anna, ma non lo aveva setto. Le sarebbe piaciuto che qualche volta Marco non l'avesse trovata, tanto per vedere che effetto poteva fare la sua assenza sull'uomo. Ma se non ci fosse stata come avrebbe potuto vedere l'effetto?
    
    Aveva cercato un altra strada dicendo: “Potrebbe succedere che qualche volta mi possa trovare anche io nelle tue zone. Se avessi un tuo recapito potrei informarti”.
    
    Marco aveva sorriso, si era chinato verso lei per deporle un bacetto di circostanza sulla bocca e dandole una manata sul sedere aveva risposto “Tanto io sono sempre lontano da quella che tu ...