1. La professionista


    Data: 25/06/2018, Categorie: Tradimenti Autore: benves, Fonte: Annunci69

    ... persa nei suoi occhi scuri, la sua pelle ambrata mi mandava in ebollizione.
    
    Parlavamo prevalentemente in Inglese, il che lo rendeva ancor più affasciante.
    
    Capii che gli piacevo quando timidamente e quasi involontariamente mi sfiorò la mano che avevo sul tavolo e cominciò ad accarezzarmela. Sorrisi quasi ad incoraggiarlo d'andare avanti e così fu.
    
    A metà pasto mi prese la mano baciandomela, era timidissimo e la cosa mi eccitava.
    
    Bevvi parecchio coscientemente, volevo abbassare i miei freni inibitori e quell'ultimo baluardo di coscienza che mi restava, per avere una scusa verso me stessa per quello che da li a poco sarei andata a fare.
    
    Finita la serata ero su di giri ed anche lui ma non sapevamo dove andare; restare in macchina era scomodo e rischioso.
    
    Decisi così di infrangere una regola fondamentale, mai sul luogo di lavoro !
    
    Lo portai in studio da me, almeno saremmo stati tranquilli se non comodi.
    
    Vikas non capì le mie intenzioni, mentre aprivo la porta dello studio sicuramente avrà pensato “che cavolo, vuole lavorare a quest'ora questa ?”
    
    Lo capì quando, chiusa la porta d'entrata dello studio, mi tolsi la giacca del tailleur e gli gettai le braccia al collo abbracciandolo.
    
    Cercai la sua bocca, baciai le sue labbra gelide, con la lingua mi feci spazio e trovai la sua.
    
    Le lingue si interscambiarono, aveva un sapore insolito ma inebriante.
    
    La sua pelle sapeva di maschio ed io ero lì pronta, la sua femmina !
    
    Scesi con una mano a ...
    ... toccargli il pacco, era consistente e già pronto all'uso.
    
    Sempre lì, nel corridoio del mio studio mi inginocchiai davanti a lui, volevo vederlo, volevo toccarlo.
    
    Sganciai la cintura dei pantaloni, rimossi il bottone, calai contemporaneamente pantaloni e slip e vidi finalmente il suo sesso.
    
    Bello, ambrato, duro e soprattutto lungo. Saranno stati circa 22 centimetri senza esagerare.
    
    Lo guardai in segno di compiacimento e subito iniziai a gustarlo.
    
    Da prima con colpetti di lingua sulla cappella, poi lo imboccai cercando di accoglierlo tutto.
    
    Sono da sempre stata una gran brava pompinara ma, quella volta fui duramente messa alla prova.
    
    Riuscii ad ingoiarlo finalmente tutto, con molto sforzo, ed iniziai a prendere il ritmo.
    
    Le sue mani, appoggiate delicatamente sulla mia testa, assecondavano il ritmo, senza spingere.
    
    Mi guardava incredulo di quanto stesse accadendo, ma io volevo di più.
    
    Mi alzai e lo presi per mano.
    
    La mia eccitazione era evidente, da sotto la camicetta i miei capezzoli spuntavano prepotenti.
    
    Mi avvicinai ad una scrivania, liberandola velocemente delle scartoffie poi, mi sedetti su di essa invitandolo ad avvicinarsi.
    
    Sorprendentemente prese il mio piede sinistro iniziando a baciarlo, tolse la ballerina e mi baciò la punta delle dita; poi passo al piede destro facendo altrettanto.
    
    Con le mai poi, salendo dai polpacci, arrivò alle mie ginocchia. Ero tutta un brivido di piacere.
    
    Salì ancora, si infilò sotto la gonna, arrivò alle ...