La punizione
Data: 25/06/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Beinhorn
... Lo beve, un piccolo rivolo le esce dai bordi delle labbra. Questa immagine mi fa morire. Le accendo una sigaretta e gliela metto in bocca, le poso accanto il posacenere.“Ora”, sbuffa del fumo, “ora, mi avete perdonata?”“Quasi bellezza, quasi”. Nel dirlo le slego la caviglia. Apro un cassetto e cerco due bretelle. Mi giro e mi avvicino a lei.“Vi legherò ancora per un po’. Potrei anche decidermi a tenervi così e sedermi sulla poltrona ad ammirarvi nel vostro splendore”“Oh, no. Non siate cattivo con me” aggiunge la maliziosa.Sorrido.Le lego i polsi alle due estremità della testata del letto.“Mmmmh, dio, penso che morirò”.“Esattamente, vi farò morire e poi deciderete voi se andarvene a bussare a qualche altra porta o tornare riconciliante e meno selvaggia per un’altra lezione”.Lei è legata, ma il corpo è libero. Le cinghie delle bretelle sono molto elastiche.Mi scanso. Mi sbottono la camicia. Tolgo la maglia, calo i pantaloni, le calze e le scarpe e quindi le mutande. Mi guardo nello specchio e decido che non sono ancora da buttare.Mi metto sul letto. Le piego le ginocchia. Le tolgo le scarpe, ma lascio le calze e il reggicalze. La fica è aperta e gonfia e già così mi fa impazzire. Il mio palo di carne è già teso e pregusta la scopata coi fiocchi che si farà.Le prendo le caviglie con forza, le lascerò il segno. Scendo con la testa fino al centro del piacere. Insalivo per bene tutto. La mia lingua le scorre dal buco del culo fino all’interno delle labbra, scavando dentro. Le sento ...
... il clitoride durissimo. Mi sta innaffiando copiosa. L’odore e il sapore del suo sesso mi rendono cieco.Ansima, come se stesse correndo una salita infinita, il suo cuore batte come un’intera orchestra di swing. La sento, sono immerso in lei. E non smetto un momento di tartassarla. Mi insinuo con il naso, leccandola. La percuoto con la lingua e le labbra. Freme. Ha un altro orgasmo che la sconquassa. Urla indemoniata stringendo il mio collo tra le sue cosce. Ho bevuto il suo succo. Ne sono inebriato come dal migliore vino. Mi chiedo, è un attimo di razionalità, come abbia fatto a rinunciarvi per così tanto tempo. Alle donne, ovvio. Maledizione.“Ficcatemelo dentro subito, Mister”.Bando alle ciance e pochi complimenti. Si passa all’azione. Sollevo il bacino e sprofondo nella sua fessura allagata. Urla. La stantuffo per bene, la trattengo con la sinistra, con la destra schiaffeggio le sue tette. Apprezza, la bocca è deformata, la mascella contratta. I vicini si faranno delle domande, altro che lamentarsi della macchina da scrivere. Le cose sciocche che mi vengono in mente.Il cazzo scivola che è un piacere, non solo mio. Quella fica così accogliente, stretta e bagnata è il paradiso. Rallento un po’. Mi chino a baciarla sulla bocca. Le lecco il collo. Le mie mani la tengono inchiodata per le spalle al letto con forza. Le sue caviglie sui miei lombi.Le sue urla aumentano di intensità. Sta per avere un altro orgasmo. Le strizzo le tette. Spingo con lentezza in profondità rallentando. ...