1. La moglie del capo: gara di resistenza per la gang. e un colpo di scena.


    Data: 25/06/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: single80fe

    Ho portato Elena, la moglie del capo, in un casolare abbandonato, in pieno Agosto.
    
    Avevamo cenato, a spese dell’azienda, in un ristorante stellato: pesce, bolle, rum. Lei era particolarmente eccitata e alticcia.
    
    A metà cena aveva cominciato a flirtare con il cameriere, prima, e la guardarobiera, dopo. La guardarobiera, tra l’altro, era uno spettacolo. Piccolina, grandi occhi verdi, mora, labbra infuocate. Non avessi già preparato la notte, l’avremmo portata a casa e l’avremmo fatta godere per ore. Torneremo.
    
    Nella notte, in campagna, guidando le dico di mettersi una benda. Lei mi sorride e accetta. Arrivati, vado ad aprirle la portiera dell’auto, le prendo dolcemente la mano, mi avvicino al collo, lo bacio, e le sussurro: - Sei pronta?
    
    Sorride: - Certo, chissà cosa mi hai preparato. Ma prima di entrare, toccami sotto al vestito.
    
    La tocco, so che non porta le mutandine, in fondo l’ha fatta intravedere al cameriere, prima.
    
    E’ già fradicia. La adoro. Ma stasera dovrà superarsi.
    
    Entriamo. Ho preparato la stanza, in modo parco.
    
    Vino, immancabile. Una sedia lunga, dallo schienale regolabile. Un letto, un tavolo. Niente altro.
    
    La faccio sedere sulla sedia lunga e, senza toglierle le scarpe dal tacco rosso, le lego le caviglie alle gambe. Ho scelto una sedia che faccia ruotare lo schienale insieme alle gambe anteriori, l’ho scelta apposta.
    
    - Come stai? - Le chiedo
    
    - Fradicia - mi risponde Elena, sfacciata.
    
    Le lascio le mani libere, ne avrà ...
    ... bisogno.
    
    E’ bastato un annuncio: 38enne perfetta, legata ad una sedia per voi. Chi resisterà per più di 5 minuti a seghe e pompini potrà scoparla. Ovviamente protetto, ovviamente porci.
    
    C’è la fila, dall’altro ingresso. Li conto, sono 13 singoli, venuti tutti per lei. L’ho lasciata sola per un attimo, per parlare ai singoli, spiegare le modalità dell’incontro. Hanno età varie, corpi vari: per tutti ho richiesto una telefonata preventiva, ne avrò scartati trenta, quaranta. Organizzare questa serata è stato un lavoro.
    
    - Ora aspettate cinque minuti, e poi, a gruppi di tre, entrate. Tu - mi rivolgo ad uno splendido ragazzo di trent’anni, con un cazzo enorme, entri per ultimo, da solo.
    
    Rientro. Elena si sta masturbando, e lo fa come se si stesse esibendo per me. Sorrido: - cosa fai porcella?
    
    Lei sta già iniziando a sospirare: - Mi fai eccitare, maiale, lo sai. Solo al pensiero - si infila un dito dentro la figa bagnata - di averti mentre mio marito è a casa… beh, quasi vengo.
    
    - Sto trasmettendo tutto in diretta: tuo marito potrà vederti quando vuole, impegnata, stanotte.
    
    - Oddio sì, vedrà quanto sono troia. Ma impegnata in cosa? - E mentre lo dice si lecca le dita, fradice dei suoi umori.
    
    Amo onestamente realizzare queste fantasie, ma ho già il cazzo durissimo nei pantaloni, a vederla così e sapendo cosa sta per accadere. Glielo avvicino alla bocca, lei ne sente la presenza e inizia a giocarci con la lingua, circondando il glande, avvolgendolo, bagnandolo. So che ...
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