La moglie del capo: gara di resistenza per la gang. e un colpo di scena.
Data: 25/06/2018,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: single80fe
... forza mai usata su di lei.
Grida
- Maiale!
- Abbiamo appena iniziato, troia. - E per tutta risposta le appoggio la cappella alla figa.
- Lo vuoi dentro vero?
- Siiiii - e inclina il bacino per accogliermi. Sono tentato, molto tentato. Ma non è il momento.
La scena si ripete, per altre tre volte. Gli ultimi entrano già duri, si vede che si stavano masturbando per arrivare belli duri.
Le bastano tre minuti, per loro, li fa godere uno alla volta, dopo averli masturbati, solo con la lingua sotto al glande, frenetica, sul frenulo. Schizzi che lei beve, a beneficio del mio sguardo e del mio cazzo che trema, gonfio delle voglie impetuose provocate dal suo spettacolo offerto.
E’ completamente bagnata di sperma. Un messaggio del marito: “Bravo. Siete rimasti in quattro. Ora fatela gridare come una cagna, mi sono già segato tre volte. Se continui così ti promuovo”.
Come non volere un capo così?
I tre uomini a cazzo duro e di fuori la guardano famelici. Sanno che è il loro premio. Io continuo a sorridere, sardonico, Elena è di mia proprietà (concessa, ovviamente).
Le tolgo la benda, le slego la caviglie. La guardo, le metto una mano tra i capelli e la bacio dolcemente, ancora sporca di sperma, anche se quello vicino alla bocca l’ha bevuto tutto.
Lecco il collo e sussurro, in modo che gli altri non mi sentano: - Quanto sei arrapata, troia?
Lei viene a leccare il mio, sa che c’è un punto che mi fa completamente impazzire, dietro al collo. Lo spinge ...
... con la lingua, la stronza adorabile: - Sono così arrapata - dice sfiorandosi la figa e a voce bassissima e decisa - che se non mi fai scopare e godere ti ammazzo. E sai che posso farlo - mentre lo dice afferra il mio cazzo avvolto dai pantaloni di lino e inizia a segarlo lenta con il tessuto attorno: - Spogliati anche tu.
- Vai a farti una doccia, ti voglio perfetta. Con due regole: fai in fretta che i nostri cazzi scoppiano - e le infilo un dito dentro per rimarcare l’affermazione - e non toccarti.
Lei va, sculettando.
- Allora, che mi dite della porca? - Sono sinceramente intimiditi dalla forza sessuale di lei, bofonchiano qualcosa, balbettano quasi. Ma hanno cazzi durimmi, la faremo divertire.
Torna, splendente, completamente nuda, anche i piedi.
- Ora tocca a me, vero? - Dice passeggiando come una dea tra noi, sfiorando uccelli duri.
- Ti spogli anche tu, adorato bull? Non ho ancora assaggiato il tuo cazzo stasera, e sono affamata.
Si inginocchia davanti a me, mi guarda negli occhi come se gli altri non esistessero, slaccia la cintura, apre il bottone, sfila la linguetta dei pantaloni: - porco, guarda qui, manco ti ho tirato giù i boxer e hai già il cazzo che spunta - e inizia a leccarmi la cappella schiacciata sulla pancia. - Povero, è ora di liberarti.
Il mio cazzo svetta davanti al suo viso, lei fa scivolare un rivolo di saliva appoggiando le labbra al glande, e mi fa scivolare nella sua bocca bollente, facendo seguire il movimento della bocca ...