1. Elisabetta


    Data: 26/06/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Andecar, Fonte: RaccontiMilu

    ... scoparla. Lo feci con foga, attento a non venire. La senti gemere e di colpo vibrare tutta, stava venendo, bene, era giusto darle un piccolo premio. Mi rimisi in posizione sul suo culetto.�Adesso� chiesi, �cosa hai pensato?, Non mi dire che fai finta di non avere idee per prenderlo nel culo.�.�No, no ti prego�.�E allora dimmi, qual è la tua proposta?�.�Come prima, lecco qualunque cosa, dimmi cosa vuoi.��No tesoro, voglio sentirlo dire da te�.�Dammi il tuo di buchino, te lo lecco finchè vuoi�.Era quello che aspettavo. Desideravo profondamente sentire la sua lingua farsi strada dentro di me. Desideravo farle fare quello che per lei era più depravato, per poi ricordarglielo in qualche altro momento e godere del suo imbarazzo. Immaginavo già quando le avrei chiesto se ricordava il sapore del mio culo. Mi sdraiai, tirai verso di me le ginocchia e mi offrii a lei. Sentii la sua lingua appoggiarsi ai bordi del buchetto, la sentii muoversi lentamente con piccoli cerchi. Non era poi così inesperta cominciai a sospettare. Lentamente si faceva più coraggiosa, più decisa. La sua lingua entrava sempre più in profondità. �Leccami le palle� le ordinavo ogni tanto e lei ubbidiente saliva verso le palle e le leccava come fossero un dolcino.Non so per quanto tempo mi leccò. Credo moltissimo. Quando ne fui sazio le misi per un attimo l�uccello in bocca, poi mi alzai e ripresi posizione. �Adesso, mia dolce bambina, c�è l�alternativa più difficile. Io stesso non ho bene idea di cosa puoi ...
    ... propormi. Sta a te. O trovi qualcosa o accetti di farmi venire dentro il tuo culetto.�Mi guardò con uno sguardo preoccupato. Sapeva che non scherzavo e sapeva anche che trovare un�alternativa non era assolutamente facile�Io realmente questa volta non sapevo cosa proporre. Avevo progettato di farlo per tre volte proprio per questo, le prime due alternative le conoscevo già, la terza era veramente in mano a lei.Comincia a spingere, piano per darle il tempo di decidere. Si lamentava, eccitatissima anche lei. �Cosa posso fare?�, mi chiese, �aiutami�.�Sono tutta tua, sono pronta a fare quello che vuoi, ma aiutami a pensare.�A queste parole cominciò a farsi strada nella mia mente una possibilità. Era pericolosa perché andava al di la della nostra situazione, ma forse valeva la pena di provare.�Ti piace sentirti così?� le chiesi.�Moltissimo�, rispose, �non mi sono mai sentita così eccitata�.�E non ti dispiace che tutto ciò finisca?, non ti dispiace che dopo avermi assaporato sarà tutto finito? Non potremo più ricreare questa situazione, a meno che���Cosa?, a meno che cosa?� chiese lei che forse cominciava a sospettare.�La terza cosa che puoi barattare potresti essere tu� dissi in maniera misteriosa�.�Che intendi dire?�.�Se vuoi accetto come scambio una tua promessa.� E nel dirlo spinsi un pochino portando quasi dentro la punta del mio pisello.�Quale promessa?� gemette, �Tutto quello che vuoi��Se vuoi evitare di sentirmi tutto dentro, e a questo punto ho il dubbio che non ti dispiacerebbe ...