1. Elisabetta


    Data: 26/06/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Andecar, Fonte: RaccontiMilu

    ... del tutto, prometti di ubbidirmi in tutto per sempre.��Da oggi i nostri rapporti in pubblico non cambieranno, ma quando saremo soli, tu ubbidirai ad ogni mia richiesta, io ti prometto che chiederò solo cose possibili e che non ti metterò mai in imbarazzo davanti a nessuno. Meno che mai al tuo fidanzato. Tu mi giuri che da oggi in poi ogni volta che saremo soli, tu farai tutto quello che io desidero, senza ripensamenti o dubbi.��Basterà un mio cenno perche tu mi apra i pantaloni e lo prenda in bocca� e nel dire questo lo avevo infilato nella fica e lentamente me la stavo scopando. Lei gemeva e non aveva il coraggio di dire di si. Mi fermai, lo tirai fuori e lo riappoggiai al culetto, cominciai a spingere.�Ok. Sono tutta tua per sempre, sarai il mio padrone. Quando saremo soli potrai disporre del mio corpo in ogni modo che riterrai opportuno. La mia lingua, la mia bocca, il mio seno ed ogni mio buco saranno a tua disposizione. Ma, il giorno che mi prenderai nel culo la promessa sarà rotta.�Il pensiero era molto interessante, certo c�era la possibilità che una volta libera dimenticasse tutto, ma c�era anche la possibilità di prolungare il mio piacere con altri giochi, c�era la possibilità di avere una schiava.�ok bambolina, mi hai ...
    ... convinto� le dissi con serietà. �da oggi ogni volta che saremo soli tu farai tutto quello che dico io, io sarò il tuo padrone. In cambio baderò a te, ti aiuterò e ti starò vicino. In qualunque momento tu abbia bisogno io ci sarò.�Dissi questo quasi con enfasi, e confesso che un poco ero emozionato. Non so se effettivamente passato il momento saremmo realmente andati avanti, ma adesso era un bel momento.Mi spostai, slegai la corda che la teneva legata al tavolino e la distesi per terra, le braccia erano ancora legate. Mi sedetti davanti al lei, allargai le gambe, presi la sua testa e appoggiai la sua guancia all�interno della mia coscia. Strinsi le gambe, chiudendole la faccia. Il mio uccello scivolò dentro la sua bocca, questa volta dolcemente. Mi sdraiai su un fianco e cominciai lentamente a scoparla in bocca. Facevo piano. Volevo godermela e venire lentamente. La sentivo gemere. Andai avanti per qualche minuto finche sentii l�orgasmo salire, venni nella sua bocca. Mi piace farlo mentre lo muovo e all�ultimo schizzo avere dentro solo la punta del pisello. Avrei voluto che mi parlasse ma era troppo eccitante averla così, ancora legata e con la testa bloccata fra le mie gambe. Speravo che le stesse piacendo, in fondo era solo l�inizio. 
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