Nottata gay
Data: 27/06/2018,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: yuri
... più e le nostre mani cercavano i nostri corpi, slacciando qualunque tipo di bottone e scoprendo i nostri corpi giovani. Lorenzo mi tolse la camicia e i jeans, mi lasciò in mutande mentre si sdraiava su di me. Io automaticamente gli misi le mani sul culo e mentre sentii il suo pene gonfiarsi, gli abbassai jeans e mutande fino alle ginocchia nello stesso momento. Smise di baciarmi solo per quei pochi secondi necessari a togliersi completamente le mutande e la maglietta e poi tornò all’assalto. Era completamente nudo mentre io avevo ancora le mutande indosso. Così cercai di togliermele ma mentre le abbassavo sfiorai il suo pene. Mi ci soffermai. Lo potevo toccare. Era durissimo. Sembrava anche grosso. Meglio. Almeno se dovevo avere un rapporto gay tanto valeva provare un vero cazzo di quelli grossi, pensai. Di quelli che piacevano alla mia ex, così avrei scoperto cosa si provava. No, non dovevo pensare a lei solo lasciarmi andare con Lorenzo. Così, mentre Lorenzo stava sopra di me, cominciai a massaggiargli l’uccello. Lui si sollevò per farmelo toccare meglio e io lo presi con entrambe le mani e delicatamente iniziai a sparargli una sega. Quell’uccello aveva sicuramente il suo bel perché, quando presi in mano il mio con la sinistra per misurare la differenza con quello di Lorenzo, mi accorsi che il suo superava il mio in lunghezza di tutta la cappella. Praticamente era 4-5cm più lungo e poco più gonfio. dopo quel primo contatto, Lorenzo scese con la lingua lungo il mio collo e ...
... lentamente scese lungo il petto, lo stomaco e l’ombelico finalmente non arrivò al cazzo. Incominciò a leccarmelo dalla base, salendo lungo l’asta e arrivando fino alla cappella. Lo insalivò a lungo con la lingua, mi massaggiò le palle, me le prese in bocca..faceva di tutto tranne che succhiarlo. Ma io non resistevo. Erano mesi che non avevo il minimo approccio sessuale e quindi lo supplicai di succhiarmelo e di farmi godere. E finalmente avvenne. Dopo lunghi minuti passati a stuzzicarmi, Lorenzo mi fece capire la differenza tra un pompino fatto da un uomo e uno fatto da una donna. Forse era l’astinenza, forse il fatto che lui mi leccava pure il buco del culo o che usava una marea di saliva, non lo so. Ma io stavo godendo da matti. Dovetti fermarlo per non venire. Lorenzo quindi si rialzò baciandomi nuovamente. Sapeva di aspro. Ma non mi interessava. Quando mi chiese se ero disposto a ricambiare, io lo guardai. Era nudo davanti a me, il suo cazzo era più duro che mai. Mi alzai dal divano a bere ancora un cocktail. Mi ci voleva la spinta per dire quello che stavo pensando. Dopo aver bevuto un cocktail tutto d’un fiato lo guardai e gli dissi che se con me voleva andare fino in fondo dovevamo trasferirci a letto. Sorrise. Lo seguii. Una volta in camera gli dissi di fare il possibile per farmi cambiare sponda. Volevo spingerlo a farmi godere. Perché non me ne fregava un cazzo se era uomo o donna. Volevo solo godere. Volevo scopare e volevo dimenticare tutto. Lavoro, trasferimento, ...