Genesi 2 – grazie luca (prima parte) - Racconti Erotici

Genesi 2 – grazie luca (prima parte)

... un omaggio alla sua bellezza ma se avessi saputo quando fosse stata bella avrei dovuto portare un cargo di fiori. Lei arrossisce mentre Luca e Mark dimostrano un misto di incazzatura e schifo.

Karen si assenta e va in cucina. Porta scarpe con tacchi nere con un bordino dorato; i tacchi, non sono a spillo ma con una base leggermente più larga; coi tacchi è leggermente più alta di me. Ha un tubino rosso e nero. Capelli mossi, castani, che le arrivano sopra la spalla. Occhi scuri e carnagione chiara e ha un leggero trucco sull’azzurro sulle palpebre. Ha delle bellissime mani e a me piacciono tanto le mani. Ha un sedere tornito e mi chiedo se non vada in bicicletta e ha un seno piuttosto piccolo ma ben fatto o almeno così sembra.

Ci sediamo e arriva Karen. Luca sembra il regista e la cosa mi dà fastidio comunque fa sedere Mark sul divano e lui ci si mette a fianco mentre io mi siedo su una poltrona, accanto alla quale c’è una sedia. Ritorna Karen che porta un vassoio con dei flûte. Le sorrido, la ringrazio e ne prendo due. Poi non serve gli altri due ma lascia il vassoio; si siede e io le porgo il suo. La sedia è più alta della poltrona e quando si siede mentre accavalla le gambe le vedo le mutande. Già ero caldissimo ma questa visione comincia a farmi stare male. Tracanno lo champagne e ci mettiamo a parlare; sembriamo due salotti distinti. Mi calmo e mi dico che ero lì non per la cena o per altro e con la decisione che è mia, decido di condurre le danze. Vedo che si ...

... tocca la mano destra e le chiedo come mai e mi dice che a lezione di spinning ha dato una manata involontaria al manubrio e si è fatta male. Mi siedo in punta alla poltrona e lateralmente e le prendo la mano e comincio a massaggiarla. Sento che gli altri due hanno smesso di parlare. “Scusami posso sapere cosa stai facendo” dice Mark. Lo guardo malissimo tanto che arretra sul divano. “Karen, siedi di fianco a me sulla poltrona altrimenti il massaggio alla mano che ti fa male sarà meno efficace” dico io. Lei guarda il marito impaurita ma poi la sua mimica facciale cambia completamente. Si siede a fianco a me sulla poltrona ma ha un atteggiamento sostenuto. Lascio la mano le metto le due mani sulla fronte che spingo e per un minuto le faccio un massaggio alla testa. Si calma. Riprendo il massaggio alla mano e poi … “ho una tarte in forno” si alza di colpo e va in cucina. Torna con una torta salata e bevo dal suo bicchiere un po’ di champagne rimasto. “Vieni a sederti” e lei torna a sedersi alla mia sinistra, questa volta guardando con tono di sfida il marito. Per un attimo ho temuto che ci ripensasse. Gli altri due tagliano la torta e mangiano. Io riprendo il massaggio alla mano e salgo sul braccio fino ad arrivare alla spalla. Lei ha gli occhi chiusi. Mi giro verso Luca e gli intimo di venirmi vicino. Gli dico in italiano che a breve la bacerò e che lui deve tenere a bada il marito che è nervosetto. Torna da Mark e vedo che comincia a toccargli il pisello e anche Mark si calma. Le ...