1. L'accordo


    Data: 28/06/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: maxxx13, Fonte: Annunci69

    ... mio corpo lo desiderava e il mio cazzo voleva penetrare quella giovane carne. “In che senso?” replicai “Nel senso che devo superare l’anno e non posso essere bocciato” avvicinandosi sempre di più al sottoscritto con fare lascivo.
    
    E nel mentre diceva ciò prese a giocherellare con la mia cravatta. La sensazione di finto disagio si fece più forte non tanto perché stavamo violando dei codici etici, ma la troietta con il suo piede aveva iniziato a palpeggiare l’interno della mia coscia ed a tastare la consistenza del mio pacco oramai dolorante di piacere.
    
    “Michele che cosa stai facendo? ” replicai perentoriamente. “Io non sto facendo niente…Come ho detto prof… Non posso permettere di essere bocciato” rispose continuando a massaggiare in maniera sensuale la mia camicia, disegnando cerchi concentrici sui miei capezzoli attraverso la stoffa.
    
    Mi si avvicinò e con la lingua prese a baciare le mie orecchie lasciandomi annusare il suo eccitante dopobarba.
    
    Lasciai quindi l’ultimo barlume di ragione da parte e, bloccato come in trance, mi ritrovai a rispondere a quei stimoli primordiali.
    
    Come una vera puttanella esperta, Michele si sedette sopra di me, e mentre ci baciavamo come due amanti in calore prese le mie mani facendomi assaggiare la consistenza del suo culo. Un fondoschiena duro e sodo frutto di anni di palestra. Non potevo non resistere e, mentre limonavamo e palpeggiavo quella divinità greca non mancai di schioccare qualche pacca sonora su quel fondoschiena ben ...
    ... scolpito. Le sue mani presero a premere i miei capezzoli inondandomi di piacere.
    
    Il ragazzo ci sapeva fare, seguendo le curve di quel corpo lo spogliai della maglietta facendo emergere tutta la sua mascolinità. I pettorali perfettamente disegnati e ricoperti di una leggera peluria nera ne esaltavano le forme, mentre gli addominali si piegavano ad ogni respiro aumentando la nostra eccitazione.
    
    “Sono il tuo tutor non dovremmo…” non mi lascio finire la frase che si liberò dei pantaloni e mutande lasciando all’aria aperta la sua virilità turgida. Dondolante e gonfia di piacere era impossibile non rimanere attratti dalla sua asta. Senza ritegno mi tuffai gustandomela nella mia bocca, percependo gli effetti del mio lavorio di bocca sul suo corpo.
    
    I colpi di lingua su quella cappella sortivano effetti, mandando in estasi il mio giovane amante, giocando con tutte le pieghe della pelle muovendomi da vero esperto della situazione. “Così rischio di venire…” mi disse ansimando e lo fece uscire dalla bocca, salendo sul tavolo mettendosi a pecorina.
    
    La visione di quel sedere mi fece diventare più audace, prendendo ad umettare quel giovane buco mentre tutto il suo corpo era un fremito. Mi liberai dei pantaloni e della cravatta e lasciai che le sue mani esplorassero il mio pacco oramai perfettamente eretto.
    
    Girai attorno il tavolo per poter ammirare meglio la meraviglia che stavo fottendo, fu allora che ebbi l’idea, mi levai le mutande e presi a schiaffeggiare la sua faccia con ...