1. Festa di compleanno


    Data: 28/06/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... mutande. Ma che?...
    
    E non aveva neanche la maglietta… Era completamente nudo! Ma cosa diavolo era successo? Cercò di ricordare qualcosa delle ore precedenti, ma il suo cervello era una massa gelatinosa, amorfa, impenetrabile.
    
    Franz scosse la testa. Boh! Bevve lentamente il suo caffè, zuccheratissimo, poi tornò in camera per mettersi qualcosa addosso. Un tanfo irrespirabile lo accolse, entrando. Arricciò il naso disgustato e a tentoni si diresse verso la finestra. Inciampò in qualcosa, si chinò e raccolse uno straccio umido. Raggiunse la finestra, trovò il nastro della tapparella e la tirò su, facendo un po’ di luce nella stanza.
    
    Guardò lo straccio che aveva in mano: erano delle mutande… ma non erano le sue. Qualcuno se l’era dimenticate… Ma che ci facevano lì le mutande di un altro? Qualcosa gli disse che c’era stata gente quella notte… qualche barlume di memoria cominciò confusamente a tornargli.
    
    Quasi con un senso di schifo, lasciò cadere a terra quelle mutande non sue, umidicce di chissà che cosa, e si guardò attorno. Cristo! La stanza era un casino, cuscini sparsi in giro, fazzoletti di carta appallottolati. Guardò il letto: era tutto sottosopra, con le lenzuola scomposte e aggrovigliate, come se ci si fosse svolto sopra un incontro di lotta.
    
    Qua e là, ampie chiazze, dove ancora visibilmente umide, dove già asciutte e d’un bianco sporco. Si direbbe che c’è stata un’orgia qui stanotte, constatò quasi con sorpresa. Un’orgia…
    
    Ricordò a fatica che quel ...
    ... giorno era il suo compleanno e la sera prima… aveva organizzato una festa… Erano venuti degli amici… Ma chi cazzo erano? L’annuncio su internet!... Sì, aveva pubblicato un annuncio, invitando amici alla sua festa di compleanno… Maschi attivi… Le parole dell’annuncio gli tornavano smozzicate alla memoria.
    
    Ma i ricordi continuavano ad essere confusi e impalpabili nella sua mente. Impressioni, anzi, più che ricordi, sensazioni nebbiose nel suo subconscio: sensazioni di mani che lo pastrugnavano… di cazzi che lo possedevano… di maschi che se lo rotolavano sul letto… e poi sensazioni di musica che suonava… risate grasse… una mano che gli porgeva un bicchiere… una sniffata di popper… e maschi che ancora se lo rivoltavano sul letto … gli si buttavano addosso… e l’odore acre dei loro cazzi sborrati…
    
    Franz scosse la testa, come a liberarsela dalla caligine di quella confusione, e si guardò attorno, al casino che regnava nella stanza. Dev’essere stata una bella festa, pensò, notando le bottiglie vuote e i bicchieri di plastica rovesciati sui tavolinetti ingombri… e i fazzoletti di carta appallottolati sul pavimento dappertutto. Sarà meglio che cominci a dare una pulita…
    
    Si alzò e si accorse di essere ancora nudo; allora ripescò in bagno la canottiera che si era tolto la sera prima e se la infilò. Si guardò attorno per cercare anche le mutande, ma non le vide e con una spallucciata lasciò perdere; così, in ciabatte e canottiera come in effetti amava troiescamente stare in casa, ...