1. Festa di compleanno


    Data: 28/06/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... ritrarla.
    
    “Scusami… - mormorò – sono stato a mettere a posto e devo ancora farmi una doccia…”
    
    Guido, però, gliel’afferrò e la strinse con calore.
    
    “Figurati… con tutto quello che abbiamo combinato stanotte!”
    
    “Gesù, stanotte… Non riesco quasi a ricordare niente…”
    
    “E vorrei vedere! – scoppiò a ridere Guido – Con i liquori che ti sei bevuto e il popper che hai sniffato, mi meraviglio che non sei andato in overdose!”
    
    “Gesù…”
    
    “A proposito, hai trovato un orologio in giro, per caso?”
    
    “Ah, è tuo…”, esclamò e gliel’andò a prendere.
    
    “Grazie. – fece l’altro mettendoselo – Ero sicuro d’averlo lasciato qui. Beh, ti lascio alla tua doccia.”
    
    “No, aspetta! – lo fermò Franz – Preparo un caffè, tienimi compagnia, dai.”
    
    “Davvero non ricordi niente di stanotte?”, gli chiese Guido poco dopo in cucina, mentre sorseggiavano un caffè.
    
    Franz scosse la testa.
    
    “Sono stato così puttana?”
    
    Guido scoppiò a ridere:
    
    “Puttana? Giuro che non ho mai visto un mangiacazzi scatenato come te… Oh, scusa… Non volevo…”
    
    “Oh, non mi offendo, non preoccuparti… - fece spallucce Franz – Del resto è la verità!”, e lo fissò intensamente all’inguine.
    
    Il giovane sentì quello sguardo penetrargli attraverso i vestiti, avvolgergli i genitali in una lasciva carezza.
    
    “Ne vorresti ancora, vero?”, ghignò, stringendosi voluttuosamente il pacco con una mano.
    
    Senza rispondere e senza distogliere lo sguardo, Franz si alzò, si avvicinò e gli si inginocchiò davanti. Rimosse con ...
    ... delicatezza la mano con cui l’altro si stringeva ancora il pacco e accostò il volto, premendoglielo in grembo, inalando profondamente per cogliere gli aromi caldi, sensuali che ne traspiravano. E rimase così a lungo, in atto di muta, fervente adorazione.
    
    Quando sentì la mano di Guido carezzargli dolcemente i capelli, Franz sollevò gli occhi a guardarlo: il sorriso luminoso che colse sulle labbra e nello sguardo dell’altro gli riempì il cuore di sollievo e di gioia. Ricambiò il sorriso poi, lentamente, gli sbottonò i jeans e gli aprì le falde della patta. Sotto, il candore degli slip pulsava un cuore caldo, vivo…
    
    Franz non resistette, infilò la mano sotto l’elastico della cintura e tirò fuori il bell’uccellone già mezzo duro. Un sospiro gli sorse dal fondo della gola. Fece per prenderlo in bocca, ma l’elastico degli slip strozzava il bigolo quasi a metà.
    
    “Aspetta”, mormorò Guido e, sollevandosi un poco, si sfilò da sotto le natiche pantaloni e mutande, liberandosi almeno il cazzo e i coglioni.
    
    Stavolta, Franz lo impugnò a tutta mano, lo contemplò quasi commosso con ammirato stupore, come stentando a capacitarsi che esistesse al mondo qualcosa di così bello, di così pienamente appagante; poi accostò il volto e annusò l’aroma muschioso che trasudava dal glande ancora incappucciato, si passò più volte sulle labbra la punta bagnata e infine con un gemito bramoso spalancò la bocca e lo ingoiò, divorandolo, succhiandolo, masticandolo…
    
    Guido fremette di goduria a ...