1. La cliente dell'albergo.


    Data: 29/06/2018, Categorie: Etero Autore: Amolavita73

    ... sigaretta. Le dissi che non le avevo con me, ma erano nel mio laboratorio di sotto in albergo. Anzi, per provocarla un poco, continuai la frase dicendole che se mi lasciava il tempo di fare una doccia, dopo le avrei portato quello che mi aveva chiesto.
    
    Lei sembrò sorpresa,e,mentre le si illuminava lo sguardo, mi chiese perché volevo fare la doccia.
    
    Io risposi che faceva caldo, avevo appena finito di lavorare, e non mi sembrava opportuno tornare da lei portandomi addosso qualche odore sgradevole. Lei sorrise, e con fare malizioso mi fece andare.
    
    Passai dalla reception per confermare che il lavoro era andato bene, e non vedendo altre consegne, andai nella camera che fungeva da alloggio per me. Feci la doccia in preda a tanti pensieri erotici che mettevano la bella brasiliana al centro dell'attenzione, ma con ancora in testa il dubbio di chi fosse veramente lei (o lui). Mi rivestii, presi le sigarette, e ritornai da lei usando le scale di servizio per non farmi vedere da qualcuno. Bussai, lei mi fece entrare, mi fece accomodare, e prese una bottiglia di prosecco che nel frattempo si era fatta portare in camera dalla barista. Accendemmo le nostre sigarette e cominciammo a sorseggiare il vino in un solo bicchiere, visto che per non insospettire nessuno, non ne aveva chiesti due.
    
    Aveva addosso una leggera veste che a stento la copriva dal seno fino alle cosce. Ogni tanto, visto che era sdraiata sul letto, sul fianco destro, la spallina le cadeva giù, facendomi ...
    ... distrarre molto.
    
    Mi disse che era separata, ma conviveva con un tipo in Italia. Mi disse che amava il suo compagno, mi parlò della sua vita, dei suoi problemi, dei sacrifici che faceva per lavorare, visto che faceva la ragazza immagine in una discoteca, e tante altre cose.
    
    Io cercavo di capire se si poteva andare oltre i soliti discorsi, per poter rendere più interessante quell'incontro, ma non c'era niente che mi dava certezze. Così, dopo una mezz'oretta che si stava parlando, comincio a dire che si è fatto tardi, che tra un pò sarei andato via, che avrei tolto il disturbo, e cose del genere. Lei acconsentiva, cioè non faceva nulla per trattenermi, non mi dava segnali.
    
    Beh, più scoraggiato che entusiasta, la salutai, e mi allungai per darle un bacio di saluto, ma con l'intenzione di dare un bacio "tentatore". In una frazione di secondo mi ritrovai dapprima a baciarla sulla guancia, e poi a baciarla sulle labbra. Non trovai resistenza, quindi continuai. Le misi la lingua in bocca, e mi feci più deciso.
    
    Fu un lungo bacio, molto appassionato, che ci fece avvicinare fino ad abbracciarci. Le misi una mano sulla coscia, la feci risalire sul suo fianco, e con mia grande sorpresa, scoprii che non indossava l'intimo.
    
    Era fatta...
    
    La leccavo sul collo, le palpavo il culo sodo, portavo le mie mani in mezzo alle sue cosce e sui suoi bei seni, e vedevo che ci stava, ricambiava queste attenzioni.
    
    Piano piano la spogliai, cosa molto facile, visto il suo scarsissimo ...